Che il campionato sia falsato è ormai opinione comune, oltre che un dato di fatto. Essenzialmente a causa delle disavventure delle formazioni molisane, Isernia e Bojano, che non solo hanno snaturato il campionato, ma si stanno coprendo di ridicolo, gettando ulteriore fango sull’intero sistema calcistico regionale. Non passa week end che le cronache, anche nazionali, non riportino gravi episodi che vedono coinvolte le due sorelle, accumunate da un triste destino. Mancate presentazioni o juniores in campo. In entrambi i casi la regolarità del torneo non è garantita. Tra affanni e promesse si cerca di porre un freno alla degenerazione di questa situazione. A Bojano il presidente Di Conza continua a sventolare soluzioni imminenti che, però, non trovano attuazione nella realtà.
A Isernia sembra che la situazione possa sbloccarsi, anche se all’orizzonte ancora non si intravede il sereno. I biacocelesti, però, a differenza di quanto succede in casa bifernina, stanno facendo enormi sacrifici e stanno cercando di onorare la maglia in attesa che la proprietà dia segnali confortanti. Detto del peggio, c’è anche una parte di Molise sano che cerca di farsi onore oltre i confini regionali. Il Termoli resta secondo in classifica anche se gli adriatici nello scorso turno hanno fallito un’occasione per restare agganciati alla capolista Ancona.
Per i giallorossi resta molto lavoro da fare, ma la squadra di Giacomarro ha consapevolezza di potersi giocare la vittoria del campionato sino al termine della stagione. Domenica la compagine del presidente Felice sarà impegnata sul campo del Pesaro. Discorso diverso in alto Molise, dove al cospetto di una salutare situazione societaria, si sta registrando una lunga crisi tecnica. I granata restano nei bassifondi della graduatoria e l’impressione è che se non dovessero arrivare risultati imminenti si potrebbe dare il via ad una minirivoluzione.