La legge sul Dopo di Noi appena votata al Senato è un altro traguardo verso un welfare più moderno e una società più attenta alle persone in difficoltà. Favorire il benessere, la piena inclusione sociale e sostenere una vita autonoma delle persone con disabilità è l’obiettivo di un provvedimento atteso da tanto tempo. E’ un provvedimento atteso da molti genitori con figli con disabilità gravi e gravissime, che tante volte mi hanno detto di fare presto, perchè angosciati dalla drammatica domanda “cosa accadra’ di mio figlio quando io non ci saro’ piu’?”.
La legge sul Dopo di Noi non e’ solo assistenza, e’ una prima vera risposta alle esigenze di vita “dopo mamma e papa” per tanti disabili gravi e gravissimi.
I pilastri di questa legge sono restituire centralita’ al progetto individuale, gia’ previsto dalla legge 328/2000, attraverso il quale si puo’ disegnare per queste persone un destino diverso dall’istituzionalizzazione, lo stesso disabile grave laddove e’ possibile, insieme con la sua famiglia e i servizi sociali.
L’altro pilastro e’ la possibilita’ per i genitori di mettere al riparo il patrimonio e destinarlo alla sopravvivenza del figlio: si potra’ fare con il trust ma anche con altri istituti gia’ previsti dal codice civile. Infine e’ stato istituito un Fondo specifico presso il ministero del lavoro, con 90 milioni di euro per il 2016, di 38,3 milioni per il 2017 e di 56,1 milioni per il 2018, che sara’ alimentato con la compartecipazione delle Regioni, degli enti locali, degli enti del terzo settore, di famiglie che si associano, di soggetti di diritto privato e gestito insieme con le organizzazioni che rappresentano le persone con disabilita’.
Una visione della societa’ aperta, non statalista, piu’ trasparente e con maggiore protagonismo dei disabili e delle loro associazioni.
Esistono, infatti, tante realta’ e diversi esempi sui territori, con il contributo delle onlus, come il co-housing e i gruppi di appartamento: si tratta ora di migliorare le sperimentazioni e incentivare l’esistente.
Sono misure importanti affinche’ anche in Italia si possa garantire una rete di protezione, come prevede la nostra Costituzione e la Convenzione delle Nazioni Unite che assicuri assistenza, inclusione sociale e protezione per i disabili senza un adeguato sostegno familiare.
sen. Roberto Ruta
Ruta: DDL “Dopo di noi” prima risposta con figli con gravi disabilità
Commenti Facebook