La politica di maggior rigore, adottata negli ultimi tempi dal Questore della Provincia di Campobasso, Dott. Raffaele Pagano, per prevenire e reprimere gli atti di violenza compiuti durante le manifestazioni sportive, ha dato un immediato riscontro, permettendo alla Polizia di Stato di individuare alcuni responsabili dei deprecabili incidenti che si sono verificati nel dopo partita “Termoli – Maceratese” dello scorso 8 febbraio.
Infatti, dovranno restare per 2 anni senza calcio i 5 tifosi termolesi che, nella mattinata odierna, si sono visti notificare un provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (DASPO), emesso dal Questore di Campobasso.
I provvedimenti si sono resi necessari a seguito degli atti di violenza che si sono verificati allo stadio “Cannarsa” durante ed al termine del suddetto incontro di calcio, allorquando una cinquantina di tifosi termolesi hanno posto in essere una violenta contestazione nei confronti della società calcistica.
Nel corso della protesta, infatti, gli ultras si sono resi responsabili dell’accensione e del lancio di alcuni fumogeni e petardi verso le forze dell’ordine schierate a tutela della tifoseria ospite e verso le persone presenti all’interno dell’impianto. Al termine dell’incontro, i facinorosi, nel tentativo di entrare in contatto con la tifoseria maceratese, cercavano di raggiungere le vie di deflusso generalmente utilizzate dagli ospiti non riuscendovi solo grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine che, sebbene oggetto di lanci di sassi e petardi, riuscivano a disperdere i tifosi violenti consentendo la partenza in sicurezza dell’autobus e delle vetture private dirette a Macerata.
L’immediata ed intensa attività di indagine, condotta congiuntamente dal personale del Commissariato P.S. di Termoli, della DIGOS e della Squadra Mobile del Capoluogo, in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, ha consentito di risalire agli autori degli incidenti, tutti residenti nella cittadina adriatica.
I provvedimenti emanati dal Questore imporranno ai 5 tifosi il divieto di accesso non solo alle manifestazioni sportive valevoli per il campionato di calcio in cui milita il Termoli calcio, ma comporteranno anche il divieto di sostare nei luoghi circostanti lo stadio e nelle aree di transito di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni sportive della compagine termolese.
Sono in corso ulteriori attività di indagine volte ad individuare gli altri ultras che hanno preso parte agli incidenti nell’intento di non lasciare impuniti gli autori di tali gesti e di dare un chiaro segnale da parte delle istituzioni che gli stadi devono rimanere un luogo di svago e di sport in cui non può esserci posto per la violenza e l’illegalità.