Pochi giorni ancora e i molisani potranno riabbracciare la carovana del Giro d’Italia sulle strade di una delle tappe appenniniche più appassionanti della sua storia: quella che arriva a Campitello Matese. Tredici anni dopo l’ultima ascesa, la ‘corsa rosa’ torna a svettare sui 1430 di altitudine del pianoro di Campitello. La sesta volta sul traguardo dove si sono imposti alcuni straordinari interpreti di questo meraviglioso sport: da Carlo Chiappano, nel 1969, al grande Hinault, a Fernandez, Chioccioli, e, prima di Simoni, Berzin. Senza dimenticare il grande Vito Taccone che sulla vecchia strada, ma sempre a Campitello, si impose il 5 ottobre 1961 in una cronoscalata partita da San Massino nella ‘Tre giorni del Sud’.E’ proprio per rinverdire quei fasti e dare nuovo vigore a una storia lunga e gloriosa nei decenni passati, e ci auguriamo futuri, che la Regione Molise ha impresso il suo logo sulla manifestazione, con il patrocinio e un contributo che intende sostenere non solo lo sport di qualità, ma anche il connubio che lo lega al paesaggio e al turismo.
Quella del ‘Giro’ è un’opportunità che il nostro Molise non poteva non cogliere. Da appassionato di questa disciplina sportiva, ricordo nitidamente le spettacolari immagini aeree che esaltano i tornanti che ascendono verso Campitello e il colpo d’occhio dei faggi lungo la strada, la folla festante e il Monte Miletto che si staglia sul traguardo. Immagini che sono lo specchio di una Regione meravigliosa sotto l’aspetto paesaggistico, una Regione che sarà percorsa per oltre sessanta chilometri nella tappa che sabato mattina prenderà il via da Fiuggi.
Avremo tanto da dire, sabato pomeriggio: il Molise vuole riprendersi la scena che merita. Perciò, dopo tredici anni, nel comitato di tappa messo in piedi ad hoc, del quale ho avuto l’onore di far parte, siamo riusciti a riportare il giro sul nostro Appennino. Tutto il contorno di iniziative che, parallelamente, si svilupperà con il passaggio dei ‘girini’, rappresenta la manifestazione dei nostri intendimenti tesi alla valorizzazione del paesaggio naturalistico e culturale della terra molisana. Uno spot trasmesso in mondovisione e che, per quanto ci riguarda, durerà oltre due ore, passando anche per Isernia e poco distante dal Santuario di Castelpetroso, dando risalto alle nostre peculiarità migliori: il paesaggio e l’accoglienza. Saranno 171 i Paesi collegati nei cinque continenti. Il mondo ci guarderà e ci apprezzerà per quello che siamo: organizzati e desiderosi di farci conoscere. Un’occasione imperdibile che testimonia la nostra voglia di esserci, con il Molise, per lo sport e per la nostra gente.
Carmelo Parpiglia Consigliere regionale delegato allo Sport