Scalia una sentenza dall’arco dei tre punti. Al 40’ le rossoblù hanno la meglio di 56, bissando l’exploit delle junior
O.ME.P.S. SILOTRAILERS PB63 BATTIPAGLIA 32
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 88
(8-12, 15-34; 22-64)
BATTIPAGLIA: Cupido 8 (1/4, 1/4), Drake (0/3, 0/8), Smorto 5 (1/7, 1/3), Benson 11 (3/8, 1/4), Pavic 2 (1/6, 0/2);
Potolicchio (0/2, 0/3), Baldassarre 3 (0/1, 1/6), Prete, Ndiaye, Nardoni 3 (1/1 da 3), Cavallo, Evangelista (0/1, 0/1).
All.: Serventi.
CAMPOBASSO: Trimboli 3 (0/3, 1/1), Scalia 23 (1/3, 7/10), Zięmborska 4 (1/1, 0/3), Madera 8 (3/6, 0/2), Kunaiyi
14 (7/12); Morrison 14 (5/6, 1/2), Quiñonez 6 (1/4), Kacerik 2 (1/1, 0/2), Meldere 8 (4/6), Bocchetti Ben. 4 (0/2, 1/3),
Cerè 2 (1/2). All.: Sabatelli.
ARBITRI: Marzulli (Pisa), Di Martino (Napoli) e Fiore (Napoli).
NOTE: infortuni, sul fronte Campobasso, al 10’44” (10-14) per Kacerik (botta al ginocchio sinistro) e al 22’51” (17-42)
per Quiñonez (distorsione alla caviglia sinistra), entrambe non più rientrate. Tiri liberi: Battipaglia 5/7; Campobasso
10/17. Rimbalzi: Battipaglia 43 (Benson 12); Campobasso 48 (Kunaiyi 9). Assist: Battipaglia 4 (Pavic 4); Campobasso
13 (Trimboli 4). Progressione punteggio: 6-2 (5’), 12-21 (15’), 22-50 (25’), 27-78 (35’). Massimo vantaggio: Battipaglia
3 (5-2); Campobasso 56 (32-88).
Quattro successi in altrettante gare di campionato disputate, il vertice della classifica in condomino con
Schio – tra l’altro prossima avversaria in regular season – con tre elementi in doppia cifra e le sole
occupazioni legate alle noie fisiche patite da Kacerik e Quiñonez in corso d’opera di un match in equilibrio
solo in avvio e poi sempre in pieno controllo dei #fioridacciaio.
La Molisana Magnolia Campobasso giganteggia, letteralmente, al PalaZauli di Battipaglia nel novero di un
match in cui, forte delle sue maggiori rotazioni, il team rossoblù annienta con la propria intensità difensiva il
gioco delle cilentane e, in attacco, attorno ad una Scalia col 70% dall’arco dei tre punti tramortisce
letteralmente qualsiasi velleità delle campane.
MONTAGNE RUSSE Il primo periodo vive di strappi. Pur realizzando il primo canestro di contesa con Madera, le
campobassane subiscono un parziale di 5-0 delle battipagliesi, cui rispondono con un 10-0 in cui Kunaiyi, Kacerik e
Quiñonez danno le prime spallate alle campane con un vantaggio esterno al 10’ di quattro lunghezze (8-12).
TENTATIVO DI FUGA Ancora la stellina dell’Ecuador aumenta il margine, poi la tripla di Trimboli e l’entrata di
Morrison danno ulteriore sostanza alla corsa sfrenata delle magnolie che, con Kunaiyi e Morrison, ma anche con un
canestro di Zięmborska, sono ormai irraggiungibili col +19 (15-19) fissato da un canestro di Kunaiyi allo scadere.
SCALIA ZONE La plausibile reazione di Battipaglia dopo l’intervallo lungo è, però, definitivamente tramortita dalle
triple di Sara Scalia (di cui quattro nell’arco dei primi cinque minuti del terzo quarto) che fanno letteralmente volare le
rossoblù e spengono qualsiasi motivo d’equilibrio nella contesa: al 30’ le campobassane possono contare su 42 punti
di vantaggio (22-64).
PROSPETTI IN VISTA L’ultimo periodo è così il momento anche per dare spazio ai prospetti su entrambi i fronti (gli
stessi che la sera precedente si erano disimpegnati nel match di serie B centrato, anche questo, dal team
campobassano). Bocchetti e Cerè dimostrano di meritare pienamente la scena e mentre Meldere continua a fatturare
con costanza in attacco e Madera dà sostanza al quintetto si arriva sino al massimo vantaggio del +56 (32-88)
registrato a referto chiuso.
DAGLI SPOGLIATOI Nella sua analisi al termine coach Mimmo Sabatelli non può non parlare «di una gara di grande
sostanza. Dispiace per i due infortuni che valuteremo nelle prossime ore sperando non sia nulla di grave, ma in
questa fase ci prendiamo questo successo frutto di una prestazione in cui tutto il gruppo è stato molto bravo nel
mantenere alta l’intensità».
In effetti, la profondità delle rotazioni è un plus dell’attuale conformazione della Magnolia. «Questo – concorda – ci
consente di mantenere alti i nostri standard difensivi e, al netto delle due assenze (Seka e Vojtulek, ndr) che hanno
ridotto un po’ le loro rotazioni, sono soddisfatto per quello che è stato il giusto approccio del gruppo».
«Ora – chiosa Sabatelli – ci attende una settimana con due scontri di rilievo, vedremo in Armenia come regolarci e, in
prospettiva, quelle che saranno le rotazioni di domenica. Per ora, però, ci godiamo questo momento».
AGENDA PIENA Con certezza, in attesa dei verdetti dello staff sanitario su Kacerik e Quiñonez, il calendario – in
casa campobassana – andrà a chiedere altre due risposte di sostanza: giovedì per l’ultima di andata del girone L di
prima fase in EuroCup la trasferta armena di Erevan, match che potrebbe essere chiave per i #fioridacciaio nella
prospettiva di uno sguardo sui sedicesimi di finale della seconda competizione continentale, poi – domenica
pomeriggio – all’Arena il big match con l’altra leader della Techfind Serie A1 di basket femminile: la corazzata Schio.