Sublime esperienza quella vissuta dal giovane Giovanni Oriente, classe 2004, iscritto in rappresentanza della delegazione FIN Molise, grazie ad un’iniziativa accordata con la regione Sardegna, ospitante la manifestazione.
L’atleta in forza alla Hidro Sport ha preso parte alla prima assoluta di una tappa del circuito di coppa del mondo in acque libere mai disputata sul territorio italiano. L’occasione è stata la seconda tappa del World Aquatics OWS World Cup 2023 che, dopo l’appuntamento egiziano di inizio Maggio a Soma Bay, continuerà con altre 5 tappe tra Portogallo, Giappone (2 tappe), Francia e Israele.
Le perturbazioni meteo, del tutto anomale per questo periodo, non hanno risparmiato la sede di gara; anche il fantastico scenario del golfo degli aranci nel centro della Gallura della provincia di Sassari è stato funestato da condizioni profondamente avverse che hanno messo a dura prova atlete ed atleti provenienti da ogni angolo del globo e obbligato anche all’utilizzo della muta per via delle temperature dell’acqua al di sotto dei 19 gradi.
Record di partecipanti sulla distanza dei 10 km con ben 156 atleti in rappresentanza di 27 nazioni ed un ”parterre de roi” costituito dagli olimpionici azzurri Gregorio Paltrinieri, Domenico Acerenza, Giulia Gabbrielleschi, dal campione olimpico di Tokyo Florian Wellbrok e dall’argento olimpico Kristof Rasovszky; èstato proprio quest’ultimo ad aggiudicarsi la gara con una cavalcata avvincente che lo ha portato al traguardo in 1 ora47’17″6, davanti all’azzurro Domenico Acerenza.
Giovanni Oriente, superata la giustificatissima emozione iniziale al cospetto di questi colossi mondiali della specialità, si è gradualmente sciolto nella sua azione di nuoto registrando ottimi parziali al cancello di cronometraggio intermedio ed una proiezione finale che lo avrebbe agevolmente portato in fondo ai 10 km entro il fatidico muro delle 2 ore. Purtroppo però le abrasioni prodotte dalla muta hanno reso per lui impossibile continuare la prova ed ha dovuto desistere appena varcato il cancello del nono km. Ma ad avvalorare l’ottima condizione fisica attuale ed il suo efficiente motore da “fondista”, Giovanni si è rituffato in acqua appena 4 ore dopo per disputare la 3 km, stavolta in condizioni meteo leggermente più clementi per
quanto riguarda la temperatura dell’acqua ma pur sempre sotto un consistente nubifragio; stavolta, libero dall’utilizzo della muta, ha potuto esprimere al meglio le sue potenzialità completando la distanza al 23esimo posto assoluto in 36’50”4.