Ci saranno anche due molisani nel massimo campionato nazionale di goalball di serie A che prenderà il via il prossimo fine settimana. Grazie alla formula del prestito, infatti, Enzo Iafrancesco e Giuseppe Vitale, entrambi tesserati con I Guerrieri della Luce Campobasso, giocheranno rispettivamente nelle fila del Colosimo Napoli “B” e nella Nuova Realtà Campana Avellino.
Una bella soddisfazione per i due atleti che potranno vivere una nuova avventura sportiva nei ranghi di due squadre di prima fascia. I due prestiti si sono concretizzati grazie agli ottimi e fattivi rapporti di collaborazione nati tra la società campobassana de I Guerrieri della Luce e le altre compagini italiane sia di torball sia di goalball. Grazie alla lungimiranza dello staff dirigenziale, infatti, si sta sempre più portando al centro delle varie attività, come ben sottolineato anche dalla Fispic nazionale, l’attività sportiva come integrazione e come possibilità di crescita e di maturazione sia singola sia a livello di squadra. Energie positive che si incontrano per permettere di far crescere in maniera esponenziale e professionale lo sport inteso nella sua più ampia accezione del termine. In quest’ottica vanno visti i due prestiti di Iafrancesco e Vitale e soprattutto nell’ottica di dare nuova linfa ai cosiddetti sport che rientrano nell’elenco delle attività ammesse alle Paralimpiadi: il goalball è una di questa.
Scheda tecnica del goalball
Storia
Questa disciplina venne creata nel 1946 dall’austriaco Hanz Lorenzen e dal tedesco Sepp Reindle, come strumento di riabilitazione per i veterani della seconda guerra mondiale. Durante il successivo trentennio si sviluppò in un gioco agonistico e si diffuse in decine di paesi e fra migliaia di praticanti in tutto il mondo. Nel 1976 venne selezionato come sport dimostrativo ai V Giochi paralimpici estivi, tenutisi a Toronto. La prima edizione dei campionati mondiali si svolse nel 1978 in Austria. Nel 1980 il goalball entrò ufficialmente nel programma dei VI Giochi paralimpici estivi svoltisi ad Arnhem.
Regole
Il gioco si svolge in palestra, per non distrarre i giocatori con rumori esterni che potrebbero confondere il suono emesso dalla palla. Le squadre sono composte di 3 giocatori (un centrale e due ali) e da due riserve. I giocatori in campo cercano di lanciare una palla, che contiene dei sonagli metallici, nella porta (rete) avversaria; questi devono bloccare il tiro, impedendo che entri nella porta posta alle loro spalle. Non appena il tiro è stato parato, la squadra può rilanciare il pallone, trasformando gli avversari da attaccanti a difensori. Tutti i giocatori sono bendati con una maschera oscurata per tutta la durata della partita, in modo da garantire parità di condizione fra non vedenti assoluti ed ipovedenti. La partita dura venti minuti di tempo effettivo, divisi in due tempi di dieci minuti ciascuno; durante tutta la sua durata sono consentite fino a tre sostituzioni per squadra. Il campo di gioco consiste in un rettangolo di 18 metri di lunghezza e 9 metri di larghezza; Alle spalle di ogni squadra è posta una porta, simile a quella del calcio, che copre l’intera larghezza del campo ed alta 1,30 m. All’interno di ciascuna area, sono posti dei segnali tattili che aiutano gli atleti ad orientarsi in campo. La palla pesa 1250 g, ha otto fori corrispondenti ad altrettanti sonagli e ha una circonferenza di circa 76 cm. L’ente che governa il goalball è la Federazione internazionale degli sport per ciechi.