Firenze, per il molisano, presentato dalla Gazzetta dello Sport come l’italiano più atteso, rappresenta una seconda opportunità dopo l’inaspettato ritiro fatto registrare a Francoforte nonostante l’ottimo lavoro estivo di preparazione e le tante aspettative. Così l’atleta NAI spiega i motivi del ritiro al 35° chilometro in terra tedesca: “Purtroppo l’esperienza di Francoforte non è andata bene. È il mio primo ritiro in maratona e, benché cosciente che episodi del genere si verificano nella carriera di ogni maratoneta, la delusione è sempre cocente. È assolutamente vero che la motivazione è la componente fondamentale in gara: la condizione fisica è importante ma la storia dello sport in generale insegna che vince chi ha più “fame”. Purtroppo l’ultimo periodo per me è stato un po’ travagliato dal punto di vista personale (mi sono laureato e ho dovuto affrontare le prime scelte lavorative) e questo mi ha distolto dall’obiettivo maratona, nonostante la mia forma fosse decisamente buona”.
La scelta della maratona di Firenze per sancire l’immediato riscatto non è stata casuale, ma ponderata insieme all’allenatore delle Fiamme Gialle, Luciano Di Pardo. “Firenze è una delle maratone più importanti a livello nazionale – dice Grano – inoltre, dopo molto tempo avevo voglia di gareggiare di nuovo in Italia. In questo momento, infatti, questo tipo di gara è in grado di motivarmi maggiormente rispetto a una veloce maratona europea in cui sicuramente si ha meno visibilità e si diventa uno dei tanti”.
Questa volta per il maratoneta di punta della società isernina gli obiettivi saranno un tantino diversi dal solito: “Fino ad ora ho sempre approcciato la maratona con la forte convinzione di abbattere il mio personale. Questa volta ho deciso di correre invece badando meno al risultato cronometrico, correndo più prudente all’inizio per provare poi nel difficile finale a conseguire magari un piazzamento di rilievo”.
Proprio il finale di gara rappresenta un’insidia non indifferente e non solo perché gli ultimi chilometri della maratona sono sempre i più duri, ma proprio per le difficoltà che presenta il percorso a causa della pavimentazione del centro storico del capoluogo toscano. “Il percorso di Firenze, per gran parte molto veloce – sottolinea Grano – presenta le maggiori insidie negli ultimi 7 chilometri, corsi in centro città, ricchi di curve e soprattutto di insidiosi sampietrini. Proprio per questo, insieme alla New Balance, il mio sponsor, ho scelto con attenzione le scarpe da gara badando principalmente al grip su questo tipo di fondo (correrò con un paio di NB 1500)”.
L’impegno di domenica rappresenta anche l’ultima uscita per il 2015 di Grano: “Dopo questa maratona, speriamo positiva, ho in mente di rilassarmi sicuramente per un breve periodo, in quanto la mia preparazione questa volta è stata piuttosto lunga. Successivamente, insieme con Di Pardo, farò due conti per il prossimo anno, nel quale sicuramente cercherò un’altra maratona per provare ad avere un grosso miglioramento cronometrico che penso di valere già da un po’ di tempo”.
Oltre a Grano in Toscana saranno presenti anche altri due atleti della società presieduta da Agostino Caputo: Diego Iacovone e Olindo Fiorante, quest’ultimo all’esordio sulla distanza, domenica 29 novembre 2015 alle 9.15
Intanto, la NAI in questi giorni è impegnata nella preparazione della consueta festa di fine anno, prevista per il 12 dicembre, alla quale parteciperanno tutti i tesserati, e nel mettere a punto gli ultimi dettagli del progetto CONI Giovani che partirà nelle prossime settimane nel comune alto molisano di Carovilli.