Da Imola a Campo Imperatore ecco la 40° edizione del Giro d’Italia dilettanti under 23 dal 9 al 15 giugno.
Un gradito ritorno che va a colmare i cinque anni di assenza di una corsa che è sempre stata una fucina di campioni: da Moser a Baronchelli, da Simoni a Pantani, da Pozzovivo ad Aru, da Cataldo, Zakarin a Dumoulin (ultimo vincitore del Giro d’Italia) che hanno spiccato il volo nel ciclismo professionistico. Un ritorno voluto in primis dal commissario tecnico della nazionale italiana Davide Cassani che ha sottolineato tra le cause della crisi del ciclismo su strada nazionale proprio l’assenza di corse a tappe di alto livello per i nostri giovani.
La Vejus Tmf, aderente al comitato regionale FCI Molise, sarà al via delle otto tappe disegnate tra Emilia Romagna, Marche ed Abruzzo e figura tra le 16 squadre italiane che hanno il diritto di partecipare al Giro qualificandosi in un ranking che ha preso in considerazione le principali corse disputate tra il mese di marzo e maggio.
La squadra, diretta in ammiraglia da Donato Polvere, sarà composta da Mirko Necci, Carmine Carratù, Andrea Collodoro, Andrea Calabrese, Francesco Pilicano ed il colombiano Augusto Einer Rubio Reyes che ha all’attivo il successo ai Muri Fermani conquistato il 13 maggio scorso. Oltre alle 16 squadre italiane, al Giro Under 23 parteciperanno 11 squadre straniere, una rappresentativa regionale delle Marche ed anche quella Multiregione per un totale di 174 corridori alla partenza.
Al termini di un periodo di preparazione sulle strade del Fortore e del Matese, per ciascun componente della Vejus-Tmf questa esperienza sarà rilevante e da onorare al massimo.
Anche il direttivo regionale del comitato FCI Molise, nella persona del delegato Virginio Rapone, ha voluto manifestare la propria gioia per l’ottimo traguardo raggiunto dal sodalizio sannita proiettando il Molise nel massimo palcoscenico ciclistico a livello nazionale ed internazionale della categoria under 23.