(Adnkronos) – Sale, di nuovo, la tensione tra
Red Bull e Mercedes, alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi. Domani la Formula 1 chiude la sua stagione e assegna i suoi ultimi verdetti. Mentre la Ferrari coltiva ancora la timida speranza di vincere il titolo Costruttori, nonostante le dieci posizioni di penalità inflitte a Charles Leclerc, il clima non sembra essersi rasserenato nei paddock del circuito. Nella classifica conferenza della vigilia infatti Christian Horner, team principal della Red Bull, ha attaccato la Mercedes e in particolare George Russell. L'inglese aveva avuto qualcosa da ridire circa il comportamento di Max Verstappen in Qatar, asserendo addirittura di essere stato minacciato dopo le qualifiche. Accuse a cui Horner ha voluto replicare: "Russell è stato piuttosto isterico lo scorso weekend. Credo che abbiano ingigantito quella situazione. È stata una decisione molto strana perché entrambi i piloti erano nei loro giri lenti, anche se forse George era fin troppo veloce tenendo conto che era una fase tranquilla e aveva due macchine davanti". Il team principal della Red Bull non si è fermato qui: "Forse era proprio Russell a guidare in modo sconsiderato. È stato frustrante ricevere quella penalità. A ogni modo Max era già motivato a vincere questa gara, l’episodio ha solo aumentato il suo entusiasmo". La replica di Toto Wolff, team principal Mercedes, non si è fatta attendere: "Se questa vicenda riguarda solo i piloti, non voglio essere coinvolto. Però se l’altro team manager definisce George come un isterico, per me si supera il limite. Come si permette di commentare lo stato mentale del mio pilota? È un piccolo terrier che ringhia. Ha sempre qualcosa da dire". Tra i due dirigenti non corre buon sangue da tempo, da quando, tre anni fa, Verstappen vinse il suo primo titolo Piloti, battendo proprio ad Abu Dhabi Lewis Hamilton tra le polemiche. Ora, chi pensava che Horner e Wolff avessero sotterrato l'ascia di guerra, dovrà ricredersi. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
F1, Horner attacca Russell: “È isterico”. Wolff risponde: “Lui un terrier che ringhia”
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