“Un’emozione indescrivibile! Quando Gebre pronunciava il mio nome per consegnarmi il testimone mi è venuta la pelle d’oca e mi tremavano le gambe”. Così Daniele D’Onofrio per descrivere la sua partecipazione alla staffetta Adidas alla SuisseGas Milan Marathon di domenica 12 aprile, dove ha avuto l’onore di ricevere il testimone proprio dalla leggenda dell’atletica mondiale Haile Gebrselassie.Con la stessa emozione ha descritto questo sogno fatto realtà ai circa trecento studenti della Giovanni XXIII di Isernia che ieri mattina lo hanno avuto ospite nella loro scuola, insieme al tecnico delle Fiamme Gialle, Luciano Di Pardo, e al presidente della Nuova Atletica Isernia, Agostino Caputo, per il primo degli appuntamenti di promozione nelle scuole organizzati dalla società pentra.
“La presenza nelle scuole è uno dei punti cardine del programma del mio terzo mandato – afferma Caputo – promuovere l’atletica, lo sport in generale e una sana alimentazione fa bene alla NAI e all’intera comunità. Abbiamo trovato in Rossella Simeone, dirigente scolastico della Giovanni XXIII una valida sostenitrice di questo nostro progetto che ha visto la partecipazione di due elementi che con la loro esperienza diretta hanno molto da trasmettere agli studenti”.
E quelli della Giovanni XXIII ieri non si sono fatti mancare l’occasione e il coraggio per soddisfare le loro mille curiosità subissando di domande i loro ospiti.
“Alla dirigente Simeone e ai professori Marco Ciotola e Luca Mainella va il nostro sentito ringraziamento per essere stati i primi ad accettare con lungimiranza il nostro intervento a scuola. La speranza della società – ha continuato il numero uno della NAI – è che questi incontri possano ripetersi in altri istituti, non solo di Isernia, ma dell’intera provincia”.
“Incontri come quello di ieri – ha aggiunto il tecnico Di Pardo – servono alla società per promuovere l’atletica, ma sono fondamentali per far comprendere ai ragazzi quanto un sano stile di vita sia fondamentale sin dalla più tenera età; infatti, è emersa un’amara realtà, fino a qualche tempo fa propria solo delle grandi città, ma che negli ultimi anni ha preso piede anche nella nostra regione: molti di questi ragazzi si dichiarano sportivi solo perché comodamente dal divano di casa guardano lo sport in tv, ma non hanno la più pallida idea di cosa significhi veramente fare attività fisica e quali siano i benefici di tale attività. Per questo da parte della società, dei suoi atleti e tecnici c’è la massima disponibilità a replicare tali incontri, sarà sufficiente contattarci ai recapiti indicati sul sito internet della società”.