Un cammino invidiabile fino alla sosta, quello del Cln Cus Molise, che ha messo insieme trentaquattro punti e archiviato di fatto la salvezza. Un cammino da applausi per gli uomini di Sanginario che nella prima avventura in serie A2 si sono fatti rispettare da tutti.
Approfittando della sosta forzata e in attesa delle decisioni da parte della federazione, con il tecnico campobassano abbiamo fatto il punto della situazione.
Mister Sanginario, stagione finita? “ La speranza è quella di poter concludere un campionato più che positivo, spero che a breve avremo una risposta dalla Federazione perché questa incertezza non giova a nessuno, ma mi rendo conto che la situazione è critica non solo per le problematiche legate all’emergenza sanitaria ma anche per le logiche ripercussioni economiche con cui tutte le società dovranno fare inevitabilmente i conti”. Parliamo un po’ della stagione, se dovesse scegliere una partita che ricorda con particolare piacere, quale sceglierebbe? “ Credo che la vittoria di Melilli sia stata la partita più bella e non solo per il risultato, uscimmo tra gli applausi del caldissimo ma sportivo pubblico locale ma, anche in casa con il Rogit facemmo una grossa prestazione. Mi piace ricordare queste due partite in quanto giocammo alla pari con le attuali capolista del girone C del girone di A2”.
Si narra che durante la preparazione ci fu una riunione non programmata tra lei ed alcuni “senior” del gruppo nella sala medica del Palaunimol, in quella riunione i ragazzi furono da lei esortati in “maniera energica” a credere di più nei loro mezzi e affrontare la serie A2 con spirito differente, cosa c’è di vero in questa storia? “ Tutto vero, in quella fase della stagione tutti temevamo il salto di categoria in quanto nessuno di noi aveva mai affrontato un campionato di serie A2, ma era proprio in quel momento che mi serviva il loro entusiasmo e la loro esperienza. In realtà ci siamo subito capiti e nelle prime tre giornate abbiamo fatto altrettante vittorie portandoci addirittura in testa alla classifica del girone C di A2, stazionando per tutta la stagione nei quartieri nobili della graduatoria e raggiungendo una straordinaria qualificazione al primo turno di coppa Italia contro il Real San Giuseppe”.
Infatti, migliore sesta dei tre gironi di A2 al giro di boa e qualificazione al primo turno di coppa Italia, per una matricola è stato un traguardo storico, non crede? “ Sicuramente, come ti dicevo merito dei ragazzi che hanno preso coscienza delle loro potenzialità, infatti anche contro la corazzata Real San Giuseppe giocammo un’ottima gara mettendo in grossa difficolta la capolista del girone B”. Torre Magliano anno 2009, dopo la splendida vittoria del campionato di C1, per lei primo anno di serie B. Negli anni successivi Five Campobasso, Win adv Campobasso e Cln Cus Molise.
Dieci anni di cadetteria, quest’anno il primo anno di serie di serie A2 quali le differenze? “ Il livello di serie A2 è sicuramente superiore a quello della serie B, tutte le squadre hanno almeno ottimi quintetti e soprattutto le partite non sono mai banali e scontate”. Quale dei suoi giocatori l’ha più sorpreso in positivo? “ Essendo per tutti il primo anno di A2 devo dire che a tutti i giocatori andrebbe fatto un plauso particolare, nessuno di noi conosceva la categoria e questo poteva incidere in termini di esperienza. Se devo però fare dei nomi in particolare, ne faccio tre: Alfredo Badodi, Mattia Triglia e Simone Verlengia per due ordini di ragioni, sono ragazzi giovani e di una professionalità difficile da trovare