Circolo La Nebbia, la gioia di Sanginario: A2 traguardo straordinario, grazie a chi ha reso possibile tutto questo

Le lacrime del condottiero. Un grande condottiero, un uomo capace di ottenere sempre il massimo dai propri giocatori, un tecnico che ha saputo fare spesso e volentieri di necessità virtù e che ha portato con la sua esperienza, il Circolo La Nebbia in serie A2. Ha riportato una squadra del capoluogo nella categoria a distanza di sedici anni. Marco Sanginario è scoppiato a piangere a fine partita, lacrime di gioia, di emozione ma anche un modo per scaricare la tensione dopo una stagione lunga e le settimane, quelle dei playoff, se vogliamo ancora più lunghe. E’ festa grande per lui e per tutto il suo staff che ha lavorato con dedizione, impegno e costanza per arrivare fino in fondo. Sanginario si gode il momento e guarda al futuro. Un futuro che lo vedrà ancora sulla panchina campobassana anche in serie A2. “E’ una grande emozione, una grande gioia – sottolinea visibilmente emozionato – è per noi una soddisfazione doppia perché vissuta di fronte ad un pubblico veramente straordinario. Io credo che il merito di questa vittoria sia per metà dei nostri straordinari supporter che ci hanno trascinato e incitato dal primo all’ultimo minuto di gioco spingendoci verso un grandissimo traguardo”.

Grazie a chi?

“Sicuramente un grazie infinito ai miei ragazzi che mi hanno dato tantissimo in questa stagione, forse più di quanto ho dato io a loro seguendomi e lavorando con grande professionalità e raggiungendo con merito la serie A2, grazie a tutto lo staff tecnico che mi ha affiancato con grande impegno e con estrema professionalità, alla società che si è prodigata tanto, grazie alla mia famiglia, a mia moglie e alle mie figlie che mi hanno sostenuto e appoggiato sempre, nonostante togliessi loro del tempo per poter preparare le partite durante la settimana; grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto, economicamente e con il cuore, grazie a chi ha lavorato dietro le quinte per il bene di questa squadra e ha permesso con lavoro silenzioso ma importante di mettere tutti i tasselli al posto giusto. E’ stata una vittoria nata da un grande lavoro di insieme perché senza l’unità d’intenti non è possibile arrivare da nessuna parte. Sono orgoglioso di tutti”.

E poi c’è un connubio vincente, quello con l’Università degli Studi del Molise.

“Certamente. E la presenza sugli spalti sabato del Rettore Brunese, del direttore Barbieri e di tanti docenti e amministrativi che sono venuti a sostenerci, lo dimostra. L’Unimol ci è stata sempre accanto e per questo la ringraziamo convinti di poter fare ancora tanta strada insieme”.

Contro il Fano è stata una partita dura, come lo era stata all’andata ma voi siete stati bravi a non disunirvi. E poi avete avuto un valore aggiunto che si chiama Matheus Barichello

“Assolutamente. La nostra, come sempre durante questa stagione, si è dimostrata squadra tosta con delle individualità superiori alla media come quella di Barichello”.

Adesso è il momento della festa, poi si programmerà il futuro. Mister Sanginario sarà ancora alla guida di questa squadra?

“La volontà della società e anche la mia era quella di rimanere al di là della categoria che andavamo ad affrontare il prossimo anno”.

In A2 difficile dire quale sarà il vostro obiettivo. Di concerto con la dirigenza vi state già muovendo per allestire una squadra che possa far bene.

“L’obiettivo sarà quello della salvezza. Ci aspetterà un campionato difficile ma non faremo il passo più lungo della gamba. La politica della società rimarrà la stessa: puntare su ragazzi giovani e su ragazzi soprattutto di proprietà”.

La città di Campobasso torna a disputare la serie A2 a distanza di sedici lunghi anni.

“E’ qualcosa di straordinario. Un traguardo prestigioso che ci riempie di orgoglio ma anche di responsabilità. Cercheremo di onorare al meglio la categoria portando in alto il nome della nostra regione e della nostra città. Campobasso lo merita”.

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