Ciclismo: uno sport, una passione, un business. Cosa aspetta il Molise per farne una risorsa?

Si incrociano su tutte le strade esterne ai centri abitati. Solitari o in gruppo, ma sempre più numerosi. Sono gli affezionati della bicicletta.  La corsa ciclistica sembra essere al momento l’attività sportiva più attraente sopratutto per il sesso maschile a prescindere dall’età. Esplorare percorsi ogni volta diversi, pedalare a tu per tu con la natura annusandone i profumi, rappresenta per coloro che intraprendono quest’avventura  un motivo irrinunciabile  per coniugare sport, passione e stile di vita. I ciclisti diventano dei fanatici del look, dell’accessorio cool, e curano la bici nei minimi particolari. Sono fieri se possono vantarsi di aver partecipato a questo o quel raduno di richiamo nazionale. E, a quanto pare, nei luoghi dove si svolgono le competizioni si registra un risveglio dell’economia che coinvolge tutte le attività commerciali. Pensiamo allo storico appuntamento con la “nove colli” di Cesenatico dove ogni anno arrivano 11 o 12 mila sportivi accompagnati dai familiari. Sono numeri incredibili!
In Molise potremmo avere tutte le carte in regola per diventare un riferimento sportivo, (magari riducendo le iscrizioni!). I percorsi certamente non mancherebbero. Ne avremmo per tutti i gusti, dal mare alla montagna passando tra le alture. Un evento di portata nazionale potrebbe essere innanzitutto un’occasione per far conoscere  il territorio che “non esiste” (a detta di qualcuno), per farne ammirare i paesaggi ed apprezzarne i prodotti enogastronomici. E non è poco. Ma significherebbe dare un’opportunità molto vantaggiosa a tutti gli operatori turistici che dovrebbero provvedere all’accoglienza degli sportivi e delle loro famiglie. Allora, se le istituzioni locali sono impegnate su altri versanti, perché le associazioni degli albergatori e dei ristoratori molisani, i B&B che si stanno ampiamente diffondendo, o anche i rivenditori di biciclette, non si attivano per inserire la nostra regione nel circuito delle competizioni nazionali? L’investimento è minimo, il ritorno notevole. Con un po’ di spirito di iniziativa, varrebbe la pena almeno di provare!
Rossella Salvatorelli

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