A una settimana dalla notizia ufficiale della promozione in serie C1 continuano ad arrivare per gli Hammers nuovi attestati di stima e i complimenti delpresidente regionale del CONI Molise Guido Cavaliere, sono tra i più importanti ricevuti dalla dirigenza rossoblu.
“La promozione degli Hammers in C1 – recita il messaggio del presidente Cavaliere – rappresenta il giusto premio per il lavoro svolto da te presidente Suliani, dai tuoi collaboratori, dal tecnico e dagli atleti. Sono molto contento per questo prestigioso risultato – continua Cavaliere – ed esprimo, a nome della Giunta, della Struttura del Comitato CONI Molise e mio personale, il più vivo compiacimento. Grazie per quello che avete fatto e per quello che farete.“
Intanto, domenica scorsa, presso il ristorante del centro storico di Campobasso “Nonno Cecchino”, si è tenuta la consueta cena di fine campionato per la Seniores degli Hammers Rugby Campobasso con la consegna delle maglie.I primi quindici della stagione sono risultati: Luca Di Bona (estremo); Antonio Fratianni e Marco Pietrangelo (ali); Luca Zeolla (primo centro); Vincenzo De Luca (secondo centro); Antonello Valente (apertura); Andrea Mignogna (mediano di mischia); Nicholas Ianniruberto (pilone sinistro); Michele Giampietruzzi (tallonatore); Giuseppe Corsillo (pillone destro); Fabio Di Stefano e Luca Suliani (seconde linee); Carmine Di Iorio e Salvatore Pace (terze linee); Roberto Fatica (terza centro).
Altri riconoscimenti particolari per la stagione appena archiviata sono andati a Francesco Battista, come miglior giovane; a Salvatore Pace come miglior placcatore; al “Senatore” e giocatore più anziano Carmine Di Iorio; al top finisher “metaman” (11) Marco Pietrangelo; ai giocatori più presenti (99%) Roberto Ziccardi e Nicholas Ianniruberto; giocatore esempio è risultato Stefano Discenza.
Premiati anche allenatore, preparatore e capitano: Pasquale Sommella, Vito Blanco e Roberto Fatica; il presidente Benito Suliani, il segretario Daniele Damiano, la dirigente Caterina Pinto e il medico sociale Marcello Manchisi.