Campobasso 1919 in festa al Coriolis

Che il Campobasso 1919 abbia disputato una stagione formidabile è indiscutibile.
Infranti record, uno dopo l’altro, a suon di gol, raggiunta la promozione, vinta la Coppa Italia Nazionale.
Insomma un ciclo ininterrotto di traguardi, raggiunti grazie ad una squadra altamente competitiva, ad uno staff tecnico di elevatissimo livello, ad una società solida e che non ha mai fatto sentire la propria mancanza a tutto il gruppo.

A conclusione di questa favolosa annata, a distanza di qualche giorno dall’ultima partita prevista dal calendario per domenica prossima, la società del Campobasso, assieme alla famiglia Damiano, ha inteso organizzare una cena di ringraziamento a cui hanno partecipato tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto dei record, stampa compresa.
Una festa, con tanto di cantori e menestrelli che con le loro maitunate hanno allietato i presenti, nei locali del ristorante Coriolis di Ripalimosani.
A tenere le redini della serata il collega Gennaro Ventresca che a rotazione ha chiamato al microfono il Presidente Giulio Perrucci, il main sponsor Edoardo Falcione ed il capitano Antonio Minadeo che a sua volta ha presentato la squadra a quanti (pochi) ancora non abbinavano i volti ad i cognomi.
Un conviviale di gusto dove a vincere è stata la simpatia e la goliardia, senza cadere in banali auto celebrazioni.
Tante le cose dette, ma tra le affermazioni più significative, certamente quella di mister Farina il quale, nel suo breve intervento, ha affermato “Avrei preferito perdere con il Fornelli, piuttosto che perdere Guglielmi o Monti o Di Lallo”.
E sono sono stati proprio loro tre, tutti presenti, gli infortunati della squadra, ad essere spesso e volentieri “acclamati” dai presenti e incoraggiati a resistere in questo momento difficile.
Circa 3 ore di svago, dunque, per la società, la dirigenza ed i giovani atleti, accompagnati anche da qualche stupenda bambina e che si sono lasciati tutti con l’auspicio che simili imprese sportive siano ripetute… un po’ più spesso!

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