Riceviamo e pubblichiamo
Il Camp Aic 2018 che partirà lunedì (e terminerà il 29 giugno) sarà il punto esclamativo su una stagione da applausi per la scuola calcio Sanniti. Un’annata che ha visto i giovani calciatori del sodalizio campobassano della responsabile Angela Baranello, crescere non solo da un punto di vista tecnico ma anche umano. Una crescita resa possibile grazie ad uno staff tecnico di primo ordine sotto la guida del responsabile Antonello Corradino e di un gruppo di allenatori che hanno messo a disposizione dei giovani calciatori la propria esperienza. Ad analizzare l’annata sportiva è Matteo Monti. “Si sta per chiudere un anno importante – spiega – un anno nel quale i nostri ragazzi sono cresciuti e si sono divertiti. Questo per noi è il miglior risultato, che va anche al di là delle vittorie sul campo. E’ una grande gioia per tutti noi vedere i piccoli calciatori crescere e migliorare, applicarsi e ascoltare i nostri suggerimenti. Non bisogna però cullarsi sugli allori ma proseguire sulla strada intrapresa, lavorare e cercare di migliorare il più possibile per il bene dei ragazzi”.
Lunedì partirà il camp a Ripalimosani organizzato in collaborazione con l’Aic che fa il paio con lo stage per portieri organizzato sempre al Vitantonio. State gettando le basi per fare qualcosa di importante anche in futuro.
“Sono due manifestazioni importanti alle quali teniamo tantissimo. Sono due manifestazioni che ci danno un valore aggiunto e una marcia in più per lavorare bene anche in futuro. Siamo orgogliosi di essere riusciti a mettere su due eventi di grande spessore con il camp che partirà lunedì a rappresentare un po’ la ciliegina sulla torta della nostra stagione. Anche io sono curioso di vedere come si svolgerà questo camp e di confrontarmi con gli allenatori, capire come lavorano e apprendere nozioni importanti da poter riportare poi ai bambini. Ai genitori e agli stessi baby calciatori dico che è un evento da non perdere perché organizzato alla perfezione”.
Sul campo è arrivata la doppia vittoria con gli Esordienti ma al di là di questo c’è stata una crescita generale dei ragazzi, anche dal punto di vista educativo.
“ I risultati sono arrivati grazie alla passione e al sacrificio dei nostri ragazzi e la cosa ci fa piacere. Il nostro primo obiettivo è però quello di vedere i nostri giovani calciatori lavorare e crescere con il sorriso sulle labbra. Se ci si diverte tutto è più facile”.
Lei è stato anche calciatore ed ha quindi qualcosa in più da insegnare ai piccoli atleti. E’ così?
“Essere stato calciatore può dare una mano però ai ragazzi io dico sempre di allenarsi con il sorriso e di essere concentrati perché con questa mentalità si può migliorare”.