Svegliarsi a Termoli per due giorni consecutivi con un sole primaverile e vedere che anche a Campobasso c’è il sole con temperature ben oltre lo zero (6-7°C) per quasi tutto il week-end, il rimanere a casa domenica 4 gennaio, effettivamente ci amareggia, ma accettiamo serenamente la decisione del rinvio della gara tra Campobasso e Termoli, anche perché se dovessimo sottolineare tutti gli aspetti della vicenda, insomma, potremmo essere accusati di puro campanilismo e di questo ci dispiacerebbe. Detto ciò, ci preme evidenziare come nel caso specifico, la situazione sia stata affrontata in modo poco attento dalla società ospitante in primis ed in particolare in modo non chiaro verso i tifosi. Che nevicasse lo si sapeva da molti giorni, che Campobasso non si trovi ai tropici è noto a tutti, che Campobasso è un capoluogo di regione lo si sa dal 1963, che la città in questione dovrebbe avere un piano neve, non lo diciamo noi ma è previsto per qualsiasi comune oltre i 200 metri di altitudine. Insomma sapendo tutto ciò, ci aspettavamo misure preventive per limitare i disagi, oppure a tre giorni dalla partita, con temperature in aumento, una repentina opera di sgombero, cosi come accaduto a Potenza, L’Aquila, Chieti etc.
Tra l’altro da quanto appreso telefonicamente da fonti giornalistiche campobassane e da quanto letto su un blog dei tifosi rossoblu, già dal 1° gennaio tantissimi tifosi si erano offerti, gratuitamente, per spalare la neve. Per quanto riguarda i parcheggi (pare così indispensabili…), si sarebbero potuti liberare agevolmente con degli spazzaneve. Inoltre il parcheggio ospiti sarebbe servito in minima parte in quanto ai tifosi termolesi era stato consigliato di recarsi a Campobasso in pullman.
È evidente che qualcosa non ha funzionato. Non sono state emesse ordinanze da parte del Sindaco di Campobasso, non sono state emesse ordinanze da parte del Prefetto, quindi non si è trattato di problemi di sicurezza e/o agibilità. C’è solo un fax della S.S.D. Città di Campobasso inviato alla FIGC, firmato per presa visione dal Termoli Calcio, dove la società denuncia lo stato dell’impianto del Selvapiana. È evidente come ancora una volta non sia stato garantito lo spettacolo, ognuno ha pensato a se stesso ma nessuno a quelle 2.500 persone che avrebbero sicuramente assistito al match. Per questo rivolgiamo delle domande alle quali forse non avremo risposta, ma sono le stesse che stamattina molti tifosi ci hanno rivolto:
– se il Campobasso era il lega pro che organizzazione ci sarebbe stata?
– se il Termoli avesse ancora la rosa composta da juniores come due domeniche fa, il campo sarebbe stato liberato dalla neve?
A nostro modo di vedere le cose, la città di Campobasso e la società rossoblu non hanno fatto una gran bella figura. Riteniamo inoltre che la società del Termoli doveva rimanere estranea a problematiche inerenti lo svolgimento della gara. L’Associazione Gente di Mare e la tifoseria in generale rimarcano il fatto che in alcune situazioni il senso di appartenenza vale molto e, visto che in Molise piaceri al Termoli non sono mai stati fatti (ricordiamo come ultimo episodio la partita Termoli-Campobasso di Coppa Italia fatta disputare a Bojano), non vediamo per quale motivo il Termoli Calcio debba accogliere e/o condividere le richieste delle altre società.
Per come le cose si sono messe molto probabilmente la gara sarebbe stata comunque rinviata, ma le modalità con la quale si è arrivati al rinvio lasciano dubbi e perplessità. Molto si poteva fare prima e molto ancora subito dopo, in ogni caso si doveva fare in modo che gli eventi avessero il loro naturale decorso, come ad esempio l’obbligo da parte della S.S.D. Città di Campobasso dello sgombero della neve caduta fino alle 48 ore precedenti l’inizio della gara.
Si chiede pertanto alla S.S.D. Città di Campobasso di fare chiarezza su cause e modalità con le quali si è giunti al rinvio.
Associazione Gente di mare: si faccia chiarezza per il rinvio del match Campobasso-Termoli
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