Un vero e proprio spreco quello di ieri al Civitelle. L’Olympia Agnonese di mister Donatelli dopo aver dominato tre quarti di match contro la Sambenedettese, una delle favorite del girone, crolla in otto minuti facendo rivivere ai tifosi fantasmi visti negli ultimi anni. Alla vigilia un pareggio contro i rossoblu sarebbe stato auspicato come un gran risultato, ma ieri il 4-4-2 dei granata, scesi in campo con una delle formazioni più giovani del campionato ha messo in serie difficoltà la squadra marchigiana, che risponde con un 4-3-3 in cui l’esperto capitano Tozzi Borsoi, cerca il lavoro di sponda per favorire gli inserimenti dei compagni. Nell’Agnone hanno sorpeso le scelte del mister come la fiducia al non più giovanissimo Alberto Biasella e la candidatura del giovane Santoro, arrivato dal Campobasso solo qualche giorno fa. Dopo aver dimostrato le sue doti durante la gara di Coppa Italia, il mister schiera in attacco Felice Gesuele che firma una doppietta e porta sulle spalle senza grandi sforzi un intero reparto.
La gara vede la Samb che detta il gioco in campo e l’Olympia che riesce a difendersi con ordine, cercando di ripartire in contropiede e che prima dell’intervallo, più precisamente al 40esimo riesce a colpire grazie ad una ripartenza di Ricamato che ruba palla a Borghese e mette in mezzo un pallone che Gesuele deve solo appoggiare in rete. La ripresa riparte con un azione di D’Angelo che serve Ubaldi, ma sbaglia il controllo e regala palla a Biasella che guadagna una punizione dalla trequarti e fa esultare il Civitelle con un colpo di testa a incrociare. Il terzo gol arriva al minuto 18, quando, Ricamato trova Pagliuca che mette al centro, la difesa respinge ma trova Di Lullo che in corsa, con un mezzo esterno la infila sotto l’incrocio. Questo, fa scattare la rabbia del capitano rossoblu Borsoi che sotto gli occhi del direttore di gara, rifila una manata a un già dolorante Gesuele per poi finire sotto la doccia e regalare agli altomolisani la certezza che la partita sia finita. Invece, forse per un calo fisico e mentale, forse per paura, la difesa granata non riesce più a ragionare e tre palloni sporchi entrati in area nel giro di otto minuti, si trasformano in un clamoroso tre a tre. Il mister Giuseppe Donatelli, crede sia stata una questione puramente mentale perchè i ragazzi si sono adagiati su un risultato che credevano largamente acquisito. Aggiunge inoltre che questo non è l’atteggiamento corretto soprattutto contro avversari come la Sambenedettese e che bastava un po di possesso palla e forse anche di fortuna in più per portare a casa i tre punti.