E’ stato inaugurato domenica 3 Marzo, il museo itinerante sulla storia della Nazionale di calcio, che si intitola “Un secolo d’ Azzurro”; un percorso suggestivo raccontato attraverso i palloni, gli scarpini e altri cimeli della Nazionale. Alla mostra è intervenuto Totò Schillaci al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Schillaci, è contento di essere a questa mostra?
“Sì , esordisce Totò, sono molto contento perché ci fa conoscere l’evoluzione del calcio nei vari anni; il calcio è molto cambiato da quanto giocavo io”.
Quale squadra ti è rimasta nel cuore di tutte quelle in cui hai militato?
“Sicuramente, continua l’interlocutore, la Juventus che mi ha fatto conoscere al grande pubblico e mi ha fatto andare in nazionale e devo ringraziarli per questo, ma anche le altre mi sono rimaste nel cuore”.
Quale giocatore di oggi ti somiglia?
“Credo Lautaro , difende la palla e segna molti goal però, come dicevo, il calcio è molto cambiato in questi anni da quanto giocavo io e fare delle somiglianze è molto difficile. Vorrei , conclude Schillaci, fare gli auguri al Campobasso che gioca in Serie D, di tornare nelle categorie superiori perché se lo merita”.
Arnaldo Angiolillo