L’ONU ha dichiarato il 2015 l’Anno Internazionale dei Suoli, allo scopo di sensibilizzare e promuovere un uso sostenibile di questa risorsa cruciale. “Oggi vi sono oltre 805 milioni di persone che soffrono di fame e malnutrizione. La crescita della popolazione richiederà approssimativamente un aumento del 60% della produzione alimentare. Dato che gran parte del nostro cibo dipende dai suoli è facile capire quanto sia importante mantenerli sani e produttivi,” ha detto Graziano da Silva, aggiungendo: “Sfortunatamente, un terzo dei nostri terreni è in condizioni di degrado e le pressioni dell’uomo stanno raggiungendo livelli critici, riducendo ed a volte eliminando alcune delle loro funzioni essenziali.”
I corsi di studio in Scienze e tecnologie agrarie (Dipartimento Agricoltura, Ambiente, Alimenti) inaugurano un ciclo di seminari sulla risorsa suolo con Piero Bevilacqua, storico dell’agricoltura, già professore ordinario di storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma; fondatore dell’Istituto meridionale di Storia e di Scienze sociali (Imes) e della rivista Meridiana, di cui è stato direttore.
Nel suo fortunato volume “La Terra è finita”, pubblicato da Laterza nel 2006, scrive “Noi siamo naturalmente propensi a pensare che la storia sia un processo lineare e che quindi l’innovazione tecnica, avviata nelle economie europee a partire dalla fine del Settecento, inauguri una fase di crescente e progressiva degradazione della natura. Eppure pochi sanno che in fondo il mondo contemporaneo è figlio – per lo meno ai suoi esordi – soprattutto di una innovazione incentrata sulla rinnovabilità delle risorse, su un aumento della produzione agraria reso possibile da un nuovo modo di rigenerare la fertilità della terra”.
Lectio Magistralis con Piero Bevilaqua martedì 14 aprile 2015 ore 15.00 presso la Sala Enrico fermi – Biblioteca Ateneo Unimol
Unimol: Lectio magistralis con Piero Bevilacqua
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