Che una pianificazione e programmazione attenta dovesse necessariamente comprendere un’ampia parte dedicata all’internazionalizzazione è elemento essenziale, di raccordo ed integrante del ruolo della formazione e dell’attività di ricerca. Ed è in tale piena consapevolezza che l’Ateneo molisano ha inteso accrescere, sviluppare e rafforzare, reti di collaborazione in ambito nazionale, comunitario ed internazionale. E le iniziative promosse in Etiopia, Ghana e Uganda in tema di cooperazione allo sviluppo ne rappresentano la conferma. L’Africa ha delle forti potenzialità agricole che vengono solo in minima parte sfruttate. Numerosi piani di sviluppo per l’agricoltura sono in fase di espansione ed in continua crescita grazie a numerose azioni umanitarie intraprese con l’aiuto di enti sovranazionali, progetti di cooperazione degli Stati “ricchi” e delle Organizzazioni non Governative. Proprio in questa prerogativa l’Università del Molise, da un’analisi della situazione locale e con un approccio partecipativo, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla qualità degli alimenti di origine vegetale dell’ARPA Molise, ha promosso due progetti sul tema dell’agricoltura sostenibile e della sicurezza alimentare.
Il primo focalizzato sull’obiettivo di “Rafforzare l’innovazione e la diffusione delle tecnologie per lo sviluppo sostenibile nelle filiere dei cereali, cacao e caffè in Africa occidentale ed orientale”, l’altro improntato sul tema “Integrare il sistema delle Biofarm in Università etiopi e ugandesi”. Entrambi i progetti, e di recente, hanno ottenuto dei finanziamenti dalla Commissione Europea. Sono coordinati, rispettivamente, dai proff. Luciano Cinquanta e Andrea Sciarretta del Dipartimento Agricoltura Ambiente Alimenti, e mirano a contribuire a rafforzare le capacità di scienza, tecnologia e innovazione (STI) nel settore agricolo di Etiopia, Ghana e Uganda. E non solo. Infatti intendono anche trasferire le conoscenze e le metodologia di ricerca attraverso lo sviluppo congiunto di azioni di dimostrazione favorendo, quale fine comune, a migliorare la sicurezza alimentare; incentivare lo sviluppo socio-economico; accrescere e potenziare la capacità, degli istituti di istruzione superiore, di formare esperti competenti e professionali in agricoltura sostenibile; stabilire ed intessere una rete di ricerca tra istituti di istruzione superiore dei Paesi africani, caraibici e del Pacifico (ACP) e dell’Unione europea (UE).
Gli Enti africani coinvolti nei piani di cooperazione sono: Università di Gulu (Uganda), Università di Addis Abeba (Etiopia), Università di Hawassa (Etiopia), Università di Energia e Risorse Naturali (Ghana), Bioeconomy Africa (Etiopia), African Bioeconomy Capacity Development Institute (Etiopia).
I due progetti prevedono inoltre che tre Centri per la disseminazione dell’innovazione e tecnologia (CITED), presso ogni Istituto africano partner, verranno attrezzati con tecnologie appropriate in riferimento alla sicurezza alimentare (tecniche colturali per la riduzione di fitofarmaci usati in campo, efficaci metodi di conservazione post raccolta per evitare lo sviluppo di tossine e metodi diagnostici).
Non saranno tralasciate naturalmente diverse iniziative di formazione sull’agricoltura sostenibile per le filiere di cereali, cacao e caffè (seminari su temi specifici, corsi per i formatori e per artigiani, meccanici e fabbri, azioni dimostrative in campo, etc.) a beneficio di ricercatori, studenti, agricoltori, associazioni di agricoltori, persone svantaggiate che vivono nelle zone rurali per migliorare conoscenze, abilità e atteggiamenti in merito a varie tecnologie che aiutano a migliorare la produttività e la sicurezza alimentare.
Unimol in Etiopia, Ghana e Uganda in tema di Cooperazione allo sviluppo
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