Un’antologia tutta al femminile che raccoglie e racconta storie di 32 donne alle quali il destino ha riservato percorsi diversi, talvolta opposti. Storie di ordinaria follia che mostrano una impossibilità radicata di comunicare che spesso sfocia nella violenza più bieca, ma anche testimonianze di donne che ce l’hanno fatta. Donne “in carriera” che hanno raggiunto posizioni di vertice e che sono riuscite a ritagliarsi ruoli importanti nella società. Insomma, la doppia faccia di una vita continuamente in bilico tra la sua anima più spietata e quella più generosa. A chi tocca l’una o l’altra, nessuno può dirlo se non alla fine.Mara Iovene, scrittrice ed editrice coraggiosa, le ha raccolte nel volume Moderne cantastorie. Ha messo nero su bianco le drammatiche esperienze raccontate da diverse autrici, che in un gesto corale denunciano con forza una situazione che pare sfuggire a qualsiasi forma di controllo e contenimento.
L’incontro rientra nella decisione dell’Unione Lettori Italiani di aderire al progetto Posto occupato, un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza. All’appuntamento, che sarà coordinato da Antonella Presutti, saranno presenti anche Maria Caterina Magliocca e Michela Guadagno, tra le autrici del volume.Le autrici saranno ospiti di Ti racconto un libro – laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione, ideato e organizzato dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica e organizzativa di Brunella Santoli, e sostenuto dalla Provincia di Campobasso e dalla Fondazione Molise Cultura – mercoledì 6 novembre alle ore 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale “P.Albino” di Campobasso. Il 7 e l’8 novembre, invece, sarà la volta dell’atteso Laboratorio di scrittura. A condurlo quest’anno ci sarà lo scrittore Giorgio Vasta, scrittore e sceneggiatore, che si prepara ad accogliere le penne più tenaci e volenterose in una full immersion di 14 ore che le vedrà alle prese con la narrazione autobiografica. Gli appuntamenti successivi sono in programma il 20 e 21 novembre.
Chi sono io che scrivo io – questo il nome del Laboratorio di questa edizione- intende condurre i partecipanti lungo un itinerario che tocchi diversi modi di “ripensarsi” e di “scriversi”, ragionando sulle diverse tipologie di narrazione della vita di una persona, dal diario all’appunto intimo al romanzo autobiografico. Obiettivo del corso è quello di arrivare, attraverso una serie di esercizi di scrittura mirati e discussi in classe, alla stesura di una storia sui generis della propria vita. Gli incontri, a numero chiuso, si svolgeranno nella sede dell’edificio ex-GIL a Campobasso, dalle ore 15.30 alle 19. Il prossimo appuntamento di Ti racconto un libro è con Gianfranco Calligarich, che presenterà Principessa, un appassionante noir che ci riporterà nelle atmosfere indimenticabili della cinematografia americana degli anni Quaranta.
L’appuntamento è in programma martedì 12 novembre alle ore 18.30 nella sala conferenze della Biblioteca provinciale “P.Albino” di Campobasso.
MODERNE CANTASTORIE
parole e riflessioni di donne
Incontro con Mara Iovene – editrice e curatrice del libro
intervengono le autrici Maria Caterina Magliocca, Michela Guadagno
coordina Antonella Presuttiantologia con racconti di: Rebecca Di Matteo – Caterina Fanni – Fiorella Federici – Mariamichela Formisano – Matilde Iaccarino – Anna La Rocca – Marilena Lucente – Maria Caterina Magliocca – Manuela Piancastelli – Marianna Vitale – Francesca Vitelli
saggi, poesie e testimonianze di: Maria Luisa Bruto – Rosaria Ciardiello – Michela Guadagno – Gemma Russo – Angela Schiavone – Elena Soriga
vite di: Anna Maria Alfani – Annamaria Cirillo – Marina Comenale Pinto – Rosa Dell’Aversana – Gina Ferrigno – Luisa Festa – Pina Foti – Lorenza Mancini – Elena Martusciello – Gabriella Panevino – Jole Pirozzi – Stefania Rinaldi – Adele Stefania Scarano – Anna Serrato
“Moderne Cantastorie” è una antologia scritta da donne contro la violenza sulle donne. Abbiamo scelto di parlare, come donne, in prima persona e con la nostra voce vogliamo raccontare chi siamo, cosa proviamo e cosa vogliamo, da dove siamo partite e dove vogliamo arrivare; perseguire i nostri sogni e le nostre speranze, ma anche affrontare gli errori commessi e parlarne; intendiamo proporre, in particolare alle giovani generazioni, modelli positivi di donne che lottano quotidianamente per costruire la propria esistenza con orgoglio e dignità, senza mercanteggiare il proprio inserimento lavorativo. Non vogliamo riproporre lotte tra sessi, ma costruire momenti di riflessione e confronto insieme a tutti coloro – uomini e donne – che rifiutano la sopraffazione e la violenza a qualunque livello e credono nel rispetto, nell’amore, nella pace e nella solidarietà umana. Intendiamo affermare che la diversità di genere è una ricchezza per l’umanità intera ed accendere i riflettori sul problema della violenza contro le donne, la cui risoluzione è un Obbligo Morale che va affrontato a tutti i livelli, pubblici e privati.
Questo è un libro e da solo non può cambiare il mondo, ma anche con un libro si può vincere una battaglia che è di tutti. Proposte e gesti concreti: chiedere alle istituzioni leggi e risorse per prevenire ogni violenza di genere che pesa sulla cultura di tutti noi italiani e devolvere gli utili di questo volume ad associazioni che si occupano di sostegno alle donne vittime di violenza per creare una rete effettiva di solidarietà che le aiuti a non sentirsi sole e deboli. Mara Iovene Editrice per passione, insieme al marito ha fondato la casa editrice Valtrend, acronimo di valorizzazione e tutela delle risorse endogene, minuscola casa editrice in continua evoluzione alla ricerca di contenuti scientifici raccontati con linguaggio divulgativo. In casa editrice è responsabile dei rapporti con gli autori, dell’editing e del desktop publishing. È una accanita lettrice, soprattutto di autori italiani contemporanei.
Ha un carattere tranquillo ma diviene “pasionaria” per la difesa dei diritti: di donne e uomini, di animali e del nostro pianeta in genere.
CHI SONO IO CHE SCRIVO IO
la narrazione autobiografica
laboratorio di scrittura condotto da Giorgio Vasta
7-8 novembre/ 20-21 novembre 2013
Avete presente la classica vignetta dell’omino che va a pesca e prende un pesciolino di venti centimetri, e poi racconta agli amici al bar di aver pescato uno squalo di due metri? Ecco, quello che l’omino fa nel momento in cui altera le dimensioni reali del pesciolino è, in una forma minima e quotidiana, una fictionalizzazione della propria biografia. Ovvero l’omino mette in scena un pezzetto di realtà che lo riguarda da vicino, e per far questo utilizza, senza rendersene troppo conto, gli strumenti della narrazione.
La scrittura autobiografica non va concepita dunque come la pura e semplice trasposizione in scrittura delle proprie esperienze e degli accadimenti della propria vita. Se così fosse, sarebbe decisamente troppo poco, ci ritroveremmo sempre con il nostro pesciolino e con ben poco da raccontare. Ma raccontare ci piace, di raccontare non possiamo fare a meno.
Raccontare di sé attraverso la scrittura narrativa significa fare una scelta ben precisa, una scelta che può venire a coincidere con una piccola sfida: modificare, attraverso la messinscena narrativa, le letture della nostra vita che nel tempo si sono solidificate, mettendole in discussione in maniera fertile. Questo perché la scrittura non è un supporto neutro ma interviene a modificare direttamente – reinventandola – la percezione che abbiamo di noi stessi.
Chi sono io che scrivo io intende dunque condurre i partecipanti lungo un itinerario che tocchi diversi modi di “ripensarsi” e di “scriversi”, ragionando sulle diverse tipologie di narrazione della vita di una persona, dal diario all’appunto intimo al romanzo autobiografico. Obiettivo del corso è quello di arrivare, attraverso una serie di esercizi di scrittura mirati e discussi in classe, alla stesura di una storia sui generis della propria vita.
Il corso ha una durata complessiva di 14 ore, suddivise in due blocchi di due giorni ognuno. Il 7 e l’ 8 novembre, dalle 15,30 alle 19,00, e il 20 e il 21 novembre, sempre dalle 15,30 alle 19,00.
Giorgio Vasta (Palermo, 1970) vive e lavora a Roma. Ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra, selezionato al Premio Strega 2009, finalista al Premio Dessì, al Premio Berto e al Premio Dedalus), Spaesamento (Laterza 2010, finalista Premio Bergamo, pubblicato in Francia), Presente (Einaudi 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Ha co-sceneggiato il film Via Castellana Bandiera di Emma Dante, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2013. Collabora con “la Repubblica”, con il “Sole 24 ore” e con “il manifesto”, e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com. Nel 2010 ha vinto il premio Lo Straniero e il premio Dal testo allo schermo del Salina Doc Festival.