In una sala gremita di un attento pubblico, è stato presentato a San Pietro Infine il nuovo libro di Maurizio Zambardi, una pregevole raccolta di poesie dal titolo “Diario itinerante” (Ed. Eva, Venafro 2014, pp. 72, € 10,00), Ne hanno parlato lo scrittore venafrano Amerigo Iannacone, che è anche prefatore del libro, il poeta isernino Antonio Vanni e la poetessa formiana Irene Vallone. Intervento, dal pubblico, di Giuseppe Napolitano. Moderatrice Elvira Zambardi, figlia dello scrittore. Molti tra il pubblico i poeti, gli scrittori, gli intellettuali. Si sono notati, tra gli altri, i poeti Giuseppe Napolitano, Maria Benedetta Cerro, Enrica Capretta, Antonella Sozio, Antonietta Perrone e gli scrittori Domenico Tata e Giovanni Codino.
Ha detto, tra l’altro, Iannacone nel suo intervento: «Maurizio Zambardi che continua a schermirsi, a dire che non si sente poeta, nutre in realtà un grande rispetto per la poesia, che ama a dispetto della sua formazione tecnica piú che letteraria. Ma, si sa, la storia della poesia – del Novecento soprattutto – è piena di tecnici e di poeti che vengono dagli ambienti piú disparati. A cominciare dal ragioniere Montale, dall’ingegnere Sinisgalli, dal libraio Saba, dal geometra Quasimodo, dal commesso di libreria Penna, e cosí via. In Zambardi – come in Sinisgalli – troviamo il superamento di ipotetiche cesure tra cultura umanistica e cultura scientifica e in questo libro troviamo il poeta e l’architetto.»
Maurizio Zambardi, 1961, vive a San Pietro Infine con la moglie Luciana e i figli Elvira, Stefano e Laura e insegna a Isernia. Collabora a quotidiani e riviste settoriali. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni inerenti la storia, l’archeologia e l’etno-antropologia. In poesia ha pubblicato, nel 2010, “Pensieri itineranti”.