Giovedì 25 giugno 2015, alle 16.00, presso la Sala “E. Fermi” della Biblioteca di Ateneo, verrà rievocato lo spirito che innervava l’esperienza delle scuole di Stato miste rurali, ritratte dall’abilità narrativa della scrittrice Carla Maria Russo, autrice del romanzo per ragazzi Monluè. Sarà anzi la stessa autrice a raccontare la nascita di un’opera che oggi appare particolarmente indicata nel tenere a battesimo il ciclo di incontri legati al progetto “Non di solo terra”. Esperienze di scuole rurali e di montagna tra letteratura, memoria, cinema e storia, ideato dal Ce.S.I.S. (Centro di Documentazione e Ricerca sulla Storia delle Istituzioni Scolastiche, del Libro Scolastico e della Letteratura per l’Infanzia) e dal Museo della Scuola e dell’Educazione Popolare, diretti dal prof. Alberto Barausse in seno al Dipartimento di Scienze Umanistiche Sociali e della Formazione, in stretta collaborazione con l’Istituto Regionale per gli Studi Storici del Molise “V. Cuoco”- Iresmo. Fra le pagine della scrittrice, come nella grande tradizione del romanzo storico, vero e verosimile si intrecciano. L’uno autorizza l’altro nel rispetto reciproco della veridicità storica e della narrazione letteraria. Carla Maria Russo riesce a scrivere così un romanzo nel quale la povertà felice di certe cascine lombarde degli anni Venti del secolo passato si fa leggera. Leggera, certo, come però può essere leggera “una gravità senza peso”; e spassosa, a tratti, così come espressa dall’ingenuità bambina di certe uscite del piccolo protagonista, che il mondo non lo vede certo con gli occhi disincantati degli adulti. Nella colonia con la quale la maestra, poco avvezza alla campagna, asperge le testoline non sempre pulite dei suoi alunni, Achille Daniotti vede l’acqua santa e sul quel “Santi Numi”, pronunciato più volte dalla stessa maestra nei momenti di rassegnazione, principia i suoi primi interrogativi in tema di agiografia, che strappano più di un sorriso. Tutt’intorno si dipana il mondo della prima metà del XX secolo, della scuola rurale, del suo contesto, dei suoi metodi educativi e ancora di più si comprende la rarefazione progressiva di un mondo contadino, che andava trasformandosi anche attraverso l’opera di una alfabetizzazione di Stato quanto più capillare possibile.
maria russo, scrittriceIl pomeriggio continuerà alle 17.30 presso il Museo della scuola con un laboratorio di lettura indirizzato a un pubblico di ragazzi tra i 7 e i 13 anni. Il Museo sarà anche sede per la premiazione dei ragazzi che hanno partecipato al Progetto e al Concorso “Non di solo terra”. Le scuole molisane che hanno partecipato sono state: Istituto Omnicomprensivo di Santa Croce di Magliano; Istituto Comprensivo D’Ovidio di Campobasso, Scuola Secondaria di Primo Grado; Istituto Comprensivo San Giovanni Bosco di Isernia, Scuola Secondaria di Primo Grado “Andrea D’Isernia”; Istituto Comprensivo Igino Petrone di Campobasso, Scuola Secondaria di Primo Grado; Istituto Comprensivo Madre Teresa di Calcutta di Campodipietra, Scuola Primaria “Francesco de Sanctis” Ferrazzano.