Protocollo di Gemellaggio, tra le comunità di Atri, Larino e Guardialfiera

E’ bello ricordare come chi ama questa terra si impegna indefessamente a promuoverla. E’ doveroso ricordare che la politica dovrebbe accelerare un processo di conoscenza per dar manforte a chi di questa terra né fa un vanto. Le Amministrazioni, le associazioni,le proloco, i cittadini, cercano , con quei pochi mezzi che dispongono, di dare il meglio ma a gran voce Urlano e Chiedono che la Politica faccia il suo e che dia un segnale di Aiuto forte e chiaro…. Dalla dormienza il Molise si è desto ma senza questo forte auspicio è difficile. Sappiamo che i problemi sono molteplici e significativi ma, sappiamo che il turismo, il nuovo tipo di turismo, può indiscutibilmente venirci incontro…….. Noi ci crediamo da sempre e continueremo a crederci ma, la vicinanza della politica che conta è indispensabile ed imprescindibile.
E con queste parole di speranza e di auspicio che, in seno alla manifestazione dell’Apertura della Prima Porta Santa della Cristianità, si proprio così, in quel di Guardialfiera il 1 giugno 2016, si sono siglate le  premesse che porteranno il 14 agosto 2016, in quel di Atri, alla sottoscrizione di un “ Patto di Fratellanza “ generante un protocollo di Gemellaggio, tra le comunità di Atri, Larino e Guardialfiera.
Atri, Larino e Guardialfiera legati da storia, arte e tradizioni comuni . Dalla Carrese alle Città della Perdonanza, passando per la “cultura” che contraddistingue inequivocabilmente le tre realtà.
Il Molise che si fa promotore di un gemellaggio che mira all’integrazione culturale con interscambi anche di tipo materiale, come , del resto già avveniva in passato, l’utilizzo dei carri e dei buoi Larinesi nelle tradizionale sfilata dei carri Atriana o Atrese .Atri, una delle città più significative d’Italia, sotto il profilo storico/artistico. Un centro storico ricco di monumenti, ben conservato, importante con il suo dedalo di viuzze che conservano l’aspetto medioevale e che tanto ricorda Larino, anche in virtù della straordinaria somiglianza delle rispettive “ Cattedrali “ .
Una giornata, quella del 1 giugno 2015 in Guardialfiera, che ha segnato, indissolubilmente, un segno a favore di una integrazione culturale tra realtà lontane geograficamente ma, vicine nella storia, nella e per la cultura, per la rinascita.
Presenti alla manifestazione, oltre i sindaci di Atri, Astolfi, Larino, Notarangelo, e Guardialfiera, Grande, all’intera giunta comunale di Guardialfiera, all’assessore di Arino, Palmieri, al coordinatore dei Borghi d’Eccellenza, Varriano, che ha coordinato l’incontro, i vescovi di Teramo Atri, Mons. Michele Secce, e Gianfranco De Luca della diocesi Di Termoli Larino.
Un doveroso grazie all’organizzazione della Manifestazione dell’apertura della Porta Santa, con a capo l’amico Vincenzo Di Sabato e tutta la comunità di Guardialfiera.
Una grande opportunità per le due identità molisane di Larino e Guardialfiera che, con Atri, la quale investe in Cultura la modica cifra di circa 300,000 Euro l’anno, dieci volte di più di quanto è nel bilancio di tutta la Regione, parteciperà, dopo Campobasso, Sulmona e Pratola Peligna, al progetto Europeo “ Cittadini d’Europa “.
Il Molise c’è, si vede e, grazie all’attenzione del Presidente del Consiglio Regionale del Molise, Vincenzo Cotugno , che ha plaudito e perorato con grande entusiasmo all’iniziativa, certamente in quel di Atri, il 14 agosto 2016, porterà il meglio di sé.
Un plauso anche dall’Abruzzo da parte del Presidente della Giunta Regionale.

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