Luca Mariani è giornalista Agi e autore del libro ‘Il silenzio sugli innocenti’, dedicato alle stragi di Oslo e Utoya. Anders Behring Breivik, il killer, uccise a Utoya uno a uno 69 giovani laburisti, spesso minorenni, finendo i feriti con un colpo alla testa. E’ la strage piu’ efferata in Europa occidentale dai tempi del nazismo. I motivi? L’odio per il multiculturalismo, gli immigrati, la Ue. Eppure sui media prima si accredita la pista islamica e poi si parla di un matto x che uccide campeggiatori y. Quasi nulla sui moventi politici della strage e sul manifesto di 1500 pagine inviato da Breivik a 8109 indirizzi email in tutta Europa. Il Partito del Progresso, in cui Breivik milito’ da giovane, e’ nell’alleanza che ha vinto le elezioni in Norvegia. Luca Mariani presenterà il libro ad Agnone sabato 28 settembre alle ore 18.
Norvegia, 22 luglio 2011, Anders Behring Breivik scatena l’inferno. Otto morti con un’autobomba a Oslo e 69 ragazzi laburisti uccisi uno a uno nell’isola di Utøya, il ‘paradiso nordico’ da decenni sede di campeggi estivi dei socialisti di tutto il mondo. L’assassino, vestito da poliziotto, è spietato: «Venite, sono qui per proteggervi». E poi uccide. È la caccia all’uomo più efferata nell’Europa occidentale dai tempi della seconda guerra mondiale. Un’azione studiata per anni nei minimi dettagli. L’obiettivo? Distruggere il Partito Laburista alla radice. Le motivazioni? L’odio contro gli immigrati e contro la politica multiculturalista. Gli effetti? Nei media prima si avvalora a gran voce la pista islamica. Poi, quando emergono i fatti, gradualmente cala il silenzio sui giovani laburisti giustiziati per le loro idee. In Italia la strage cade presto nel dimenticatoio. ‘Il Giornale’ titola: «Quei giovani incapaci di reagire». In Italia alla Camera solo un breve dibattito: i deputati riescono nell’impresa di non pronunciare mai in aula le parole ‘socialista’ o ‘laburista’. Breivik, dichiarato sano di mente, è finora l’unico condannato. Ma quali furono i suoi contatti? Come si procurò armi ed esplosivo? C’è in Europa una rete di estrema destra nazionalista, violenta e xenofoba? Come agisce? Chi la sostiene, chi la finanzia? E gli uomini arrestati in Polonia e in Gran Bretagna ebbero contatti con il killer? In Italia il pluriomicida ha degli estimatori: il leghista Mario Borghezio definisce «in qualche caso ottime» le sue idee. Il libro si addentra nel mondo di chi vuole che gli immigrati tornino a casa loro, a qualsiasi costo.
«Caro Anders Behring Breivik, sappi che hai perso. Tu credi forse di avere vinto, uccidendo i miei amici e i miei compagni. Tu forse credi di aver distrutto il Partito Laburista e coloro che in tutto il mondo credono a una società multiculturale. Tu descrivi te stesso come un eroe, un cavaliere. Tu non sei un eroe. Ma una cosa è sicura: tu di eroi ne hai creati». Lettera aperta a Behring Breivik di Ivar Benjamin Østebø, sedicenne scampato alla strage di Utøya.
UTØYA DUE ANNI DOPO
Presentazione del libro di Luca Mariani
IL SILENZIO SUGLI INNOCENTI
Le stragi di Oslo e Utøya. Verità, bugie e omissioni su un massacro di socialistiAgnone (Isernia), sabato 28 settembre, ore 18.30 Hotel Palazzo della Città
L’autore Luca Mariani ne parla con
Michele Carosella, Sindaco di Agnone
Pasqualino De Mattia, segretario provinciale Psi Isernia
Marcello Miniscalco, segretario regionale Psi Molise
Gianfranco Schietroma, segreteria nazionale Psi
Modera Giovanni Mancinone, Assostampa Molise, giornalista Rai