Si è svolta presso la ex-Gil la conferenza stampa di presentazione del progetto Kalenarte che quest’anno festeggia il ventiquattresimo anno di attività. L’evento, come di consueto, prevede l’ospitalità in Molise di artisti contemporanei, che quest’anno saranno il campano Baldo Diodato e l’Argentina Nelina Mendoza che saranno appunto ospitati a Casacalenda per un periodo pari a circa due mesi, durante il quale studieranno il territorio al fine di realizzare delle opere che saranno presentate a fine aprile. Le opere, anche in questa circostanza, saranno integrate nel territorio cittadino diventandone parte integrante, così come fatto fin ora sin dagli inizi della manifestazione che vede i propri albori nel 1990.
A presentare progetto ed artisti è stato Massimo Palumbo, direttore artistico, nonché presidente dell’associazione Kalenarte e la curatrice della mostra che per questa edizione sarà la siciliana Cristina Costanzo. La collaborazione tra i due è nata in Sicilia, dove Palumbo ha esposto alcune sue opere in occasione di una esposizione curata dalla Costanzo e dunque l’architetto , originario di Casacalenda, ha ricambiato l’ospitalità. All’interno della manifestazione sono previsti anche laboratori che hanno coinvolto le quattro scuole superiori del Comune bassomolisano che hanno analizzato il territorio comunale, segnalandone le criticità e che è terminato con la realizzazione di due video presenti sui canali youtube o quelli dell’Associazione.
Presenti all’incontro con la stampa il Sindaco Marco Gagliardi ed il consigliere regionale Nico Romagnuolo. Proprio il primo cittadino ha ricordato che “Tutte le amministrazioni che si sono susseguite dal ’90 ad oggi hanno sempre mantenuta viva questa manifestazione ritenendola valida e l’unica di un certo livello che si svolge nel nostro comune. Un progetto che ai suoi inizi era estremamente innovativo ed anche particolare considerati gli anni, vedendo la ristrutturazione di alcuni luoghi del paese attraverso delle piccole opere d’arte. Da li poi, la nascita della galleria di arte contemporanea. Il comune ha previsto all’interno di un suo progetto Pai un contributo di 50.000 euro da destinare all’attività, grazie al quale potremo continuare questa esperienza, che quest’anno prosegue grazie alla sensibilità mostrata dalla Regione che ha creduto in noi. Fin ora abbiamo lavorato con piccoli budget e grazie al volontariato dell’associazione e di professionisti, come Giovanna Raspa sempre disponibili siamo comunque andati avanti con ottimi risultati. Ringrazio, poi, il Delegato della Regione Nico Ioffredi per un contributo così importante che ci permetterà di fare un vero e proprio salto di qualità.”
Proprio il rappresentante del Governo Regionale ha confermato di essere “felice di sostenere questa iniziativa promossa dal comune di Casacalenda che si distingue sempre nelle attività culturali ed è un dovere sostenere un comune che merita le risorse che riceve, considerato quanto bene faccia nel campo artistico e culturale. Dinanzi ad un iniziativa storica come questa, preferiamo finanziarla rispetto ad altre iniziative sporadiche che spesso ci troviamo a dover valutare.” Massimo Palumbo, il Direttore artistico, ha aggiunto che “Grazie alla sensibilità dell’amministrazione comunale continuiamo in questo ambizioso progetto. La nostra è una storia lunga che già ha lasciato i suoi segni, attraendo l attenzione di molti esperti, anche di livello nazionale, ed addetti ai lavori su di noi che a volte ci prendono come esempio. A breve Rai Uno sarà Casacalenda per approfondire con un servizio il nostro Museo.
Venendo a quest’anno vantiamo la presenza di due artisti molto sensibili al nostro territorio che dopo la permanenza di alcune settimane torneranno a realizzare la loro opere a primavera inoltrata.” Cristina Costanzo, la curatrice, ringraziando anche essa tutti i protagonisti, anche istituzionali, ha affermato che “Essendomi imbattuta, quasi per caso su Kalenarte, sono rimasta molto coinvolta dal progetto e da questo territorio che fino a qualche tempo da conoscevo soltanto per lavoro accademico. Una terra questa, straordinaria dal punto di vista dei colori, della natura e dell’ambiente. Kalenart, poi, ti coinvolge. Riguardo i due artisti ospiti, sono maturi e di alto profilo, famosi a livello internazionale. Diodato è già legato a Casacalenda avendo fatto già interventi sul museo, attivo in America e protagonista di opere importanti a Napoli. La Mendoza, invece è alla prima volta in Molise, presenza di elevato profilo, avendo partecipato anche alla Biennale di Venezia. Artisti non casuali, selezionati per creare un processo creativo ma anche umano, dopo una forte integrazione con il comune e la sua gente, volto a creare un’opera che resterà viva nel tempo. Vogliamo rispettare l’anima di Kalenarte, lavorando sulla continuità e facendo si che si continui anche in futuro in quei luoghi con questa attività. Altro aspetto rilevante è che Casacalenda possiede tradizioni antichissime ma che non frenano l’evoluzione degli altri processi. Sul tema, quindi, arte paesaggio cultura e natura, saranno i protagonisti di quest’anno che creeranno un connubio indissolubile attraverso il dialogo con il territorio.
Una realtà come Kalenarte porta sviluppo, anche in termini di risorse, essendo legata ad essa una progettualità paesaggistica, che porta attenzione su quel territorio, non creando quel dualismo tra centro e periferia che si verifica nelle altre regioni dove ingrandì centri offuscano i comuni limitrofi. Grazie poi al dialogo tra istituzioni, si riesce a porre le basi per lo sviluppo anche futuro.” Presente anche la Mendoza che si è detta felice di partecipare a questa manifestazione e sperimentare le sue idee in rapporto al territorio in una maniera così diretta. “Provengo da una famiglia emigrata in Argentina dall’Italia, quindi conosco bene e continuo a seguiremcon attenzione cosa in Italia accade quotidianamente. Dall’arte, si potrebbe anche ripartire in questa difficile fase storica, considerato che questo paese vanta quella più bella del mondo. Personalmente lavoro sulla memoria umana nelle mie opere, quindi il rapporto con il tessuto sociale e con il territorio è fondamentale nelle mie realizzazioni.Vivendo da qualche giorno a Casacalenda sto apprezzando anche la musica locale e le tradizioni più disparate valutando naturalmente quelle aree che secondo me è saranno le piu idonee per una istallazione.
Guardo con attenzione agli orti ed ai giardini e credo di intervenire su un’area in antichità destinata ai lavatoi dove le donne recavano munite degli “Stravolatori” di legno, divenuti poi anche strumenti a percussione.” Sulle date ancora nessuna certezza, comunque il Direttore Artistico Palumbo immagina che nel prossimo mese di marzo avverrà proprio la realizzazione delle opere metà e la metà aprile si ipotizza la presentazione dei lavori con la consueta creazione del catalogo, strumento fondamentale e che dalla prima edizione si realizza a supporto dell evento con il fine di lasciare anche una memoria scritta di tutte le fasi di ogni singola edizione.