Mina Cappussi, giornalista molisana, è la vincitrice dell’edizione 2018 del Gran Trofeo della Cultura dedicato a Lucio Valerio Pudente, il 13enne che nel 106 d.C. ebbe la palma della vittoria in un certame poetico in Campidoglio. “Il Premio – spiega il prof. Luigi Medea, presidente e fondatore del Premio Histonium – viene attribuito a chi, come Mina Cappussi, scrittrice, giornalista, fotografa, poetessa, artista e curatrice del primo Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo, dimostra un grande impegno culturale in campo nazionale e internazionale. Il Comitato Scientifico non ha avuto dubbi sulla scelta della Cappussi, la quale ha dato vita ad un nuovo filone poetico, la Fotopoesia, e addirittura ad un’avanguardia artistica, l’eA e-MOVO Mirr Or Art”.
La Cerimonia di premiazione si svolgerà Sabato 22 settembre 2018, alle ore 16,30 presso l’Aula Magna del Liceo Scientifico “R. Mattioli” di Vasto (Ch), nell’ambito del Premio Nazionale Histonium di Poesia e Narrativa, giunto alla sua 33esima edizione”, che vede il patrocinio della Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, amministrazione comunale di Vasto e Rotary Club di Vasto.
A Mina Cappussi, vincitrice del Gran Trofeo della Cultura Lucio Valerio Pudente 2018, già premiata come “Donna dell’Anno” a Ercolano e “Ambasciatrice degli Italiani nel Mondo”, premio Rino Zandonai in Sicilia, andrà una targa d’oro “tenendo conto della sua poliedrica attività culturale, che si esprime non solo nei campi dell’arte, della pittura, del giornalismo, della fotografia, della narrativa e della saggistica, ma anche e soprattutto nel settore della scrittura poetica, dove Lei è protagonista di un filone lirico, che sa cogliere la realtà attraverso immagini e frammenti visuali per trasformarla in sublime canto dell’anima”.
Il Premio Nazionale Histonium nasce nel 1986 per richiamare ad un pubblico più vasto, attraverso una importante manifestazione letteraria a livello nazionale, l’impegno della ricerca universitaria, la funzione della stampa nell’elevazione culturale delle nostre popolazioni, il valore del volontariato nelle emergenze del Paese e l’impegno per la divulgazione della cultura. Quel giorno, la prima edizione del 23 agosto 1986, vide la presenza del Ministro Remo Gaspari e della senatrice Rosa Russo Jervolino. Da allora ha raggiunto sempre maggiori successi, tanto da divenire riferimento per la poesia, la saggistica e la scrittura sia in Italia che all’estero. A tal fine, nell’ambito del concorso, sono stati istituiti il Premio Cultura e il Gran Trofeo della Cultura Lucio Valerio Pudente, quest’ultimo attribuito a personalità di spicco che si sono distinte in ambito nazionale e internazionale. Il Gran Trofeo Pudente è unico, un solo personaggio per ogni edizione, a rappresentare la Cultura Italiana fino all’edizione successiva. Oltre al Gran Trofeo, saranno attribuiti il premio alla Carriera e tre Histonium d’Oro per meriti scientifici, letterari e artistici.
Il “Premio Cultura alla Carriera 2018” andrà al prof. Enrico Malizia, illustre clinico, tossicologo, antropologo culturale, saggista e docente emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma, impegnato nella elaborazione delle tecniche dialitiche e del trapianto renale, mentre due “Histonium d’Oro 2018” andranno per meriti scientifici” all’Equipe di Urologia della ASL Lanciano-Vasto-Chieti, diretta dal prof. Luigi Schips, e per meriti letterari alla prof.ssa Luciana Pasquini, docente di Drammaturgia Italiana e di Critica Letteraria all’Università “G. d’Annunzio” di Pescara. Infine, l’Histonium d’Oro per meriti artistici andrà all’Orchestra Giovanile “Gabriele Rossetti” dell’Istituto Comprensivo “G. Rossetti” di Vasto (Ch), preparata dai maestri: Selina De Santis (flauto), Andrea Di Mele (violino), Mauro Gallo (pianoforte) e Roberto Laccetti (chitarra).
“Sono onorata – spiega Mina Cappussi – per l’interesse nei confronti del mio operato da parte del Comitato Scientifico del Premio, che annovera nomi e professionalità di altissimo livello. Non ho partecipato al bando, così che quando mi è giunta la telefonata, da parte del prof. Medea, non potevo credere che avessero pensato proprio a me per rappresentare la Cultura Italiana nel Mondo. Sono felice di questo importante riconoscimento e orgogliosa di portare a Vasto il Molise Noblesse, il Movimento per la Grande Bellezza di una piccola regione. Da anni ho fatto della promozione della Cultura il mio vessillo, in particolare cerco di instillare l’amore per la Cultura e per le proprie radici nelle giovani generazioni come formatore di Servizio Civile e direttore del quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, una redazione giovane e dinamica che organizza settimanalmente eventi, corsi, manifestazioni in Molise, in Italia, all’estero. Grazie al prof. Luigi Medea per un impegno che dura da trentatré anni e per la stima che ha riposto nella mia persona!”
CHI ERA LUCIO VALERIO PUDENTE, PREMIATO A 13 ANNI DALL’IMPERATORE TRAIANO
Nell’anno 106 dopo Cristo, trovandosi a Roma, il giovane vastese Lucio Valerio Pudente a soli 13 anni gareggiò nei giochi capitolini, nel sesto lustro dalla loro istituzione da parte dell’imperatore Domiziano, in ricordo dei giochi istituiti da Nerone in onore di Giove Capitolino, nei quali i concorrenti competevano in ginnastica, equitazione, corsa, arte oratoria, musica e poesia. Con grande coraggio e per niente intimorito, il giovane poeta sbaragliò gli avversari ed ebbe il privilegio di essere proclamato vincitore direttamente dall’imperatore Traiano, con corona d’alloro e oro A ricordo dello straordinario evento, i cittadini istoniesi innalzarono un monumento in onore del loro concittadino. Casualmente, in seguito agli scavi effettuati lungo la Strada Marchesani, il 27 gennaio del 1548, fu rinvenuta la testa di un giovanetto coronato d’alloro ed un piedistallo di pietra dura su cui era incisa la seguente epigrafe: L. VALERIO L. F. / PVDENTE / HIC CVM ASSET ANNO / RVM XIII ROMAE / CERTAMINE SACRO / IOVIS CAPITOLINI / LVSTRO SEXTO CLA / RITATE INGENII / CORONATVS EST / INTER POETAS LA / TINOS OMNIBVS / SENTENTIIS JVDICVM / HVIC PLEBS / VNIVER / SA MVNICIPVM HIS / TONIENSIVM STATVAM / AERE COLLATO DECREVIT / CVRAT REI P AESERNINOR DATO / IMP. OPTIMO ANTONINO AUG. PIO.
La testa di marmo venne portata in casa Spataro da Faustina Canaccio, quando andò in sposa a Francesco Spataro. Il basamento restò abbandonato per molti anni in una casa privata. Il 15 ottobre 1839, il basamento venne collocato sul lato sinistro del portale della chiesa di S. Giuseppe, per poi essere definitivamente conservato all’interno del Museo Civico, dove ancora oggi si trova.
Lucio Valerio Pudente trentadue anni più tardi venne nominato Curatore dall’Imperatore Antonino Pio e inviato a Isernia con l’incarico di sovrintendere l’amministrazione delle rendite e dei possedimenti pubblici. Tale circostanza è precisata nelle ultime due righe dell’iscrizione.