È appena uscita la nuova edizione – la quinta – del libro dello scrittore venafrano Amerigo Iannacone, “A zonzo nel tempo che fu” (Ed. Eva, collana “Perseidi” Venafro 2016, pp. 112, € 16,00. ISBN 978-88-96028-46-9). Il libro si avvale della prefazione del noto scrittore Adriano Petta (autore tra l’altro di Ipazia) e della postfazione del critico, professore universitario, Tommaso Scappaticci. La nuova edizione del libro, la cui prima uscita è del 2002, presenta una nuova veste tipografica e alcuni ampliamenti e aggiornamenti.
«L’essenza – scrive Adriano Petta in prefazione – di questa carrellata di racconti-ricordi – spesso permeata dell’ironia che appartiene all’Amerigo uomo – sono le radici che diventano valori su cui poggiare una vita intera: e dalle radici salde e definite – che sono il fondamento dell’esistenza di noi molisani – forse è nata qualche nuova speranza. A zonzo nel tempo che fu non è semplice rimembranza, ma rilettura critica di quegli anni, di quel momento storico, in quella terra, il nostro Molise… una rilettura talvolta spietata che non risparmia nulla e nessuno, che getta luce anche sulle ombre della vita paesana, sull’ammiria generata dallo sguardo rivolto piú ai fatti degli altri che ai propri.»
E Tommaso Scappaticci nella postfazione scrive : «A zonzo nel tempo che fu è un testo composito, che al tessuto memoriale affianca liriche, brani narrativi, articoli giornalistici, pagine di opere già pubblicate o ancora inedite, con una varietà di formalizzazioni attente piú a garantire la coerenza tematica che a sfumare i passaggi. Sembra che Iannacone abbia avvertito l’esigenza di sfruttare i diversi settori del suo impegno intellettuale, per offrire un quadro convincente del microcosmo paesano. Se le poesie servono a condensare in immagini reazioni emotive e modelli esistenziali, i brani riflessivi commentano e problematizzano spunti offerti dalla rievocazione di figure ed episodi del passato, cogliendone anche il valore emblematico o collegandoli al mondo attuale. E i racconti acquistano anch’essi una valenza documentaria, in quanto si propongono non come aneddoti coloriti o occasioni di svagato intrattenimento, ma come ulteriori tasselli di una condizione di vita, ricostruita attraverso esperienze di emigrazione (Le Noci e la Mela, L’urlo) o casi di superstizione ambiguamente oscillanti fra l’imbroglio e la possibilità di effettivi conforti (Il mago).»
Amerigo Iannacone è nato nel 1950 a Venafro (Isernia), dove vive. È direttore del mensile letterario e di cultura varia “Il Foglio Volante – La Flugfolio”, da lui stesso fondato nel 1986.
Ha finora al suo attivo una quarantina di pubblicazioni, di poesia, narrativa, saggistica, traduzione e altro.
Questi i suoi libri di narrativa:
– Microracconti, Venafro 1991;
– A zonzo nel tempo che fu, Venafro 2002/20155;
– Dall’otto settembre al sedici luglio, Venafro 2007;
– Cronache reali e surreali, Venafro 2008;
– Il paese a rovescio e altre fiabe, Venafro 2008;
– Matrioska e altri racconti, Venafro 2011.