“Non parlare” è lo spettacolo che andrà in scena martedì 5 gennaio 2016 alle ore 21.00 al Teatro Savoia di Campobasso, promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Campobasso e rientrante nel cartellone “Natale in… Comune”. I biglietti sono in distribuzione gratuita all’infopoint di “Natale in… Comune” in Piazzetta Palombo, aperto tutti i giorni dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 19.
Interpretato e scritto da Katiuscia Magliarisi, parla di “Una donna svampita. Il rapporto conflittuale con la madre. Un treno che porta al mare. La strana figura di un controllore. Una pioggia che misteriosamente non cessa mai. E un omicidio”.
L’impiegata di una agenzia di viaggi, oggetto di violenza da parte di uno sconosciuto su un treno in corsa, cerca di ricostruire cosa è accaduto combattendo contro la pulsione a dimenticare tutto. In fondo all’abisso della sua memoria frantumata si nasconde, forse, un delitto.
Quello di “non parlare” è il silenzio che si impone una vittima ― qui anche carnefice, forse per difesa ― quando vuole rimuovere il dolore che l’attanaglia. Ma è anche il tentativo di procedere verso un discorso filosofico sul concetto di verità, esaminando, tra gioco e paradosso, il peso insostenibile dei silenzi e delle parole, come nei dialoghi screpolati tra l’uomo (il controllore) e la donna. E tra una donna e sua madre, in presenza di un figlio mai nato.
Una storia di fratture e di perdite che si sgretola nella bocca della sua stessa protagonista; verità quotidiane e finzione onirica che si scompongono e ricompongono incessantemente attraverso ideali stacchi di montaggio e dissolvenze. Del resto “a forza di dire ciò che bisogna dire e di fare ciò che bisogna fare, finiamo sempre per rappresentare quello che deve essere rappresentato. E la verità?”.
“Secondo i più recenti dati ISTAT, la violenza contro le donne – l’opinione di Katiuscia Magliarisi – è un fenomeno ampio e diffuso. Ben 6 milioni e 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita forme di violenza fisica o sessuale, si parla del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subito violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri. Sono 652 mila le donne che hanno subito stupri e 746 mila le vittime di tentati stupri.
Che ruolo può avere il teatro in un percorso di maggior consapevolezza dei fatti e di apertura al dibattito?
Non parlare si propone di sensibilizzare il pubblico su una questione di scottante attualità avvalendosi di una trama sfaccettata ed enigmatica, ricca di quelle contraddizioni che sono proprie dell’individuo; l’opera quindi non resta circoscritta al solo dolore, già intrinseco alla tematica, ma si pone anche l’obiettivo di intrattenere gli spettatori. Per abbattere tabù e quei troppi luoghi comuni che ancora gravano su questa tragica realtà”.
Katiuscia Magliarisi è autrice, regista e interprete. Attualmente collabora con la compagnia Nutrimenti Terrestri, fondata nel 1988 dal regista Ninni Bruschetta e dall’attore Maurizio Puglisi, e con la quale realizza progetti nell’ambito della ricerca e sperimentazione teatrale.
Diplomata in Regia al South Thames College di Londra; Double award in ‘Broadcast and media’ alla London University of the Arts. Ha partecipato ai laboratori di recitazione e di scrittura dello stesso Ninni Bruschetta, Abani Biswas, Riccardo Vannuccini, Enrico Ghezzi e Carlo Lucarelli.
Tra gli spettacoli cui ha preso parte: l’opera musicale “Il sole di chi è” musica di Silvia Colasanti, testo di Roberto Piumini, regia Christian Angeli (Teatro Verdi di Brindisi); il noir “Doppelganger” diretto da Christian Angeli (Cometa off di Roma e teatro Savoia di Campobasso); “Porno Mondo” regia di Dario Aggioli (co-autrice e interprete – Teatro dell’Orologio di Roma); l’antologia di fantascienza “The Milky Way” (co-regista e interprete – teatro Tor di Nona; Festival Jesi e altri spazi); “Nerone” nella versione di Marcello Cava (EX Mattatoio, Roma); l’adattamento del cyber noir premio Urania “E-Doll” (regista e interprete – Teatro Valle Occupato); “Carne-in caro veritas” (interprete, co-autrice e regista con Francesco Polizzi – Festival Germogli-Teatro Stabile Marche; LET – Cometa off, Roma). È stata diretta da Alfonso Benadduce in “Il Povero Riccardo III” (Teatro San Martino di Bologna; Nuovo Teatro di Napoli; Festival di Sessa Aurunca), “Agogno la gogna” (Festival Certosa di Padula; Ex Carcere di San Michele, Roma) e “Sempre Perdendosi” (Festival di Troia; Eremo di Caserta).
Ha realizzato scene e costumi per: “Lucido” di Rafael Spregelbuld, regia Costanzo/Rustioni (PREMIO UBU 2011), ”Passo oscuro” (var spazi, Caserta) e “Il povero Amleto” di Alfonso Benadduce (Mercadante di Napoli). Crea le installazioni video per “Variazioni sul Modello di Kraepelin” di Davide Carnevali, regia Fabrizio Parenti.
Per il Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea/Outis, ha collaborato alle edizioni 2009-10 del Festival Tramedautore (Outis/Piccolo Teatro di Milano).
Attrice nel mediometraggio “Agogno la gogna” di Alfonso Benadduce (finalista TTV Riccione ‘08); Voce narrante in “La fortuna di Rabain”, docu di Federico Mazzi (selezione David di Donatello ‘10); é tra gli interpreti della pluripremiata web serie “Tutte le ragazze con una certa cultura” di Felice Bagnato.
Tra le altre attività lavora come giornalista e blogger.