Uno dei settori in sofferenza nel periodo della pandemia è stato quello della musica, che tuttavia ha ‘retto l’urto’ riorganizzandosi in rete. Sono nati e si sono moltiplicati gli eventi mediatici, vista la prolungata e totale assenza di quelli in presenza; certo l’impatto non è quello dei concerti, ma si trattava di fare di necessità virtù e mantenere i contatti con gli appassionati del genere musicale ovunque sul territorio. In Molise c’è stata una realtà che, nonostante le difficoltà, è riuscita a produrre musica, pur con le limitazioni imposte dalle rigide norme di sicurezza. Parliamo della band triventina ‘I Diamanti orchestra’, che pure in questo difficile momento sta lanciando, un Cd con una musica ispirata proprio alla pandemia. Dopo un anno di stop forzato, l’impegno è di rilievo come pure la volontà di andare avanti.
“Non si può pensare al futuro, senza far un passo indietro e pensare al passato”. Questo è il ‘leitmotive’ che ha spinto “I Diamanti orchestra” a non fermarsi mai in questo anno di totale assenza di eventi e matrimoni, ovvero, il loro core business. Questo li ha fatti evolvere e gli ha dato la possibilità di far proprio un motto “la musica non deve fermarsi mai”. Il loro primo Cd musicale, con cover di pezzi senza tempo, ha dato loro la forza di incidere anche la seconda parte che uscirà in un unico Cd fisico l’11 giugno; ci saranno anche due inediti. Uno di questi ha un titolo che già da solo dona speranza: “Excalibur”
“Quando ho scritto il brano – ci dice Nicolino Del Castello il tastierista del gruppo – eravamo in pieno primo lockdown, ancora non sapevamo che cosa ci aspettava, che sarebbe successo alla nostra vita. Sapevamo solo che i nostri sogni si stavano spegnendo con le date bloccate per i nostri eventi e la ‘non visione’ di un futuro. Allora ho pensato davvero a cosa fare, cosa poter immaginare che potesse aiutarci e mi è venuta in mente la cosa che mi appassiona di più: la musica. Sì, la musica, la colonna sonora della mia vita e ho immaginato una musica mondiale, una musica semplice da fare per tutti, che tutti potessero suonare e donare al pubblico. Lo scopo- continua il musicista – è proprio quello: portare la speranza nel mondo affinché questa pandemia finisca e che si torni alla normalità. So che sarà difficile, che sarà impossibile cancellare semplicemente questo periodo, ma la musica potrebbe essere il catalizzatore che accomuna tutti e che può ridarci la carica vitale per ripartire”.
Accendere il lume della speranza: è un modo unico per far sì che il mondo cambi, torni alla vecchia “quasi” normalità e che noi tutti possiamo ritornare a vivere. L’inedito, ufficialmente, potrà essere ascoltato sulle migliori piattaforme digitali dal 7 maggio e farà parte del CD “Sono solo in una orchestra” che prenderà vita l’11 giugno con ben 12 brani e 2 inediti.