L’artista molisana Mina Cappussi è inserita tra gli artisti quotati del Catalogo n.5 della nota Casa d’Aste Federico II di Bari con l’opera Up & Down. Le case d’asta sono le strutture più potenti del sistema economico che ruota attorno all’arte poiché la loro attività riguarda esclusivamente la movimentazione commerciale di valori artistici già affermati. A cominciare dal ‘700, quando in Inghilterra e Francia, nacquero i due giganti che tutt’oggi dominano il mercato: Sotheby’s (17 marzo 1744) e Christie’s che di fatto gestiscono un duopolio, sull’asse del mercato New York – Londra. La presenza in asta è DUNQUE l’anticamera della storicizzazione per un artista.
I 110 lotti in asta sono visitabili presso lo spazio espositivo della galleria d’Arte e Casa d’Aste di Luca Barbone (la prima del Sud Est Italia, tiene a rimarcare), nel cuore della frequentatissima Viale Unità d’Italia, civico 93, del capoluogo pugliese, aperto al pubblico dal 20 settembre al 2 ottobre, dal lunedì al sabato, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. L’Asta n° 5 si terrà il 3 Ottobre 2017 (il relativo catalogo è on line sul sito della Casa d’Aste e consultabile in cartaceo) alle 15.30 per la I SESSIONE – Artisti Contemporanei, e alle 18.00 per la II SESSIONE dedicata all’Arte Moderna. Per chi volesse consultare il catalogo, l’opera di Mina Cappussi è a pagina 34, con il numero 103 e la didascalia “MINA CAPPUSSI Bojano, “Up & Down” anno 2016, acrilico su tela 100×100 cm firmato al fronte; al retro Certificato dell’ Artista. Con una quotazione ufficiale che va da dai 1800 ai 2500 euro, l’opera è offerta con base d’asta di 700 euro.
Un bel risultato per la poliedrica artista originaria di Bojano, personalità rinascimentale, 57^ Biennale di Venezia – Padiglione Armenia, CAM Mondadori n. 53, Rubbettino 2016, CAC 1917 – 2017 Verità e Menzogna. L’Arte Contemporanea da Marc Chagall a oggi, tra i Protagonisti dei Poeti d’Azione, tra i fondatori del Manifesto del Metateismo, inserita tra gli Artisti Contemporanei del Nuovo Rinascimento, Giorgio Mondadori Edizioni, ha dato vita ad un nuovo filone poetico, la “Fotopoesia”, che “fotografa” la realtà, “scrivendo” immagini e frammentando visuali, e ad una innovativa corrente artistica, “e-MOVO Project Emotional Art”: sogni e visioni che balzano alla coscienza così che lo spettatore si riconosce nel quadro. Quadri specchio nei quali ognuno “vede” il proprio riflesso. Una importante Mostra Personale al Mibact, Ministero dei Beni Culturali a Roma e allo Stadio Domiziano di piazza Navona. Le sue opere viaggiano per il mondo: New York, Washington, Hollywood, Dubai, Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), Barcellona, Parigi, Berlino, Roma, Milano, Bologna, Monreale, Padova, Palermo, Nettuno, Bojano, con il prof. Philippe Daverio e il prof. Giorgio Grasso a Bologna Expo, con Vittorio Sgarbi a Milano e Padova, Call for Artists: Dave Bown Project. Mina Cappussi espone con gli Artisti di Roma nella Chiesa del Gesù in piazza del Gesù, Basilica di Santa Maria del Popolo in piazza del Popolo, chiesa di Gesù e Maria al Corso, in via del Corso, Basilica di S. Lorenzo in Lucina, cripta della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, in P.zza S. Alessio, Chiesa di S.Claudio via del Pozzetto; con Rodolfo Papa (Accademico della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon) nella chiesa di Petrella Tifernina “La Potenza della Bellezza” Expo Milano
Come avviene l’asta:
Le aste sono pubbliche. Chiunque può parteciparvi, l’ingresso è libero e non è richiesta prenotazione. In Italia vengono condotte con il metodo detto “all’inglese”: ovvero si parte conferendo all’oggetto un valore inferiore alla sua valutazione, e si prosegue attraverso successivi aumenti delle offerte, guidati dal banditore. I rialzi del prezzo continuano finché ci sono offerenti ed il bene viene aggiudicato a chi ha presentato l’offerta più elevata, considerando che c’è un prezzo di “riserva”, ovvero la cifra minima stabilita prima dell’asta tra il venditore e la casa d’asta (che rimane segreta e che normalmente è inferiore alla valutazione del 10-20%). Per prepararsi ad un’asta, la prima regola è quella di procurarsi e studiare il catalogo, che la casa d’aste predispone all’incirca un mese prima ed è visitabile on line. Per stabilire l’importo massimo fino al quale vale la pena di competere per un’aggiudicazione, di norma si considera non opportuno superare di oltre il 20% la valutazione massima.
La seconda regola è quella di recarsi, possibilmente in compagnia di un esperto, a vedere l’opera alla quale si è interessati. Per chi volesse mantenere l’anonimato, esiste la possibilità di partecipare all’asta utilizzando il telefono o inviando l’offerta per posta o via fax che rappresenterà il rilancio massimo (si tenga però presente che oltre a imporre una serie di vincoli per tutelarsi, come un tetto massimo di spesa o una lettera di referenze bancarie, a parità d’offerta la casa d’aste aggiudicherà l’oggetto all’acquirente presente in sala).
In caso di acquisto, il tempo per effettuare il pagamento e ritirare l’opera è di circa una settimana.
Al prezzo di aggiudicazione vanno aggiunti i diritti d’asta che variano dal 15 al 20%.
Ogni casa d’asta pubblica dei cataloghi, e inoltre c’è la rivista americana “Art and Auction” e il “Meyers International Auctions Records” pubblicato annualmente da Gracie Station, New York. In Italia abbiamo “The Auction Book” pubblicato dall’editore Politi, e più specificamente per gli artisti italiani, il “CAM Catalogo d’Arte Moderna”, pubblicato annualmente da Giorgio Mondadori, Milano. Nel numero 53 di prossima uscita è presente l’artista Mina Cappussi.