Riceviamo e pubblichiamo
Ultimo incontro del progetto ‘Liberi nell’arte’ – gocce di prossimità e arte nel carcere, promosso da UCSI – Unione Cattolica Stampa Italiana del Molise, in collaborazione con Vatican News, Ministero della Giustizia e Ispettorato Generale dei Cappellani, che ha come obiettivo quello di favorire la cultura del reinserimento. L’itinerario artistico e culturale pensato in occasione del Sinodo dei giovani, approda giovedì 25 ottobre, alle ore 16:00, nella casa di reclusione di Paliano (Frosinone) dove i detenuti potranno assistere alla proiezione del film ‘Caravaggio – L’anima e il sangue’, a cura di Sky. L’evento vedrà la partecipazione di Emanuele Marigliano (interprete degli stati d’animo di Caravaggio), del direttore artistico Cosetta Lagani e del regista Jesus Garces Lambert.
Il film, che ha ottenuto al cinema un successo senza precedenti, è un viaggio emozionante attraverso la vita, le opere e i tormenti di Michelangelo Merisi da Caravaggio, uno degli artisti più amati, controversi e misteriosi della storia dell’arte. La narrazione di sviluppa su due livelli. Da una parte un’esperienza unica, viscerale e quasi ‘tattile’ con le sue opere, analizzate in stretto riferimento con la sua esistenza fatta di luci e ombre, contrasti e contraddizioni, genio e sregolatezza, trovando nei suoi capolavori l’eco delle esperienze personali. Dall’altra, un incontro con la personalità di Caravaggio, ricostruita attraverso uno studio documentale approfondito, e rappresentata attraverso scene “fotografiche”, evocative e simboliche dell’animo e dell’arte di Caravaggio, che aiutano lo spettatore ad entrare in contatto con la mente dell’artista, con i suoi impulsi irrefrenabili, con il suo vissuto interiore. La voce dell’io interiore di Caravaggio è di Manuel Agnelli.
Dopo l’evento centrale del progetto, tenutosi lo scorso 20 ottobre, nel carcere di Regina Coeli con lo spettacolo di musica vocale live de Le Div4s, che ha visto la partecipazione straordinaria della conduttrice Rai, Lorena Bianchetti, si avvia verso la conclusione il progetto ispirato a Papa Francesco e al suo monito per il quale “l’acqua ferma è la prima a corrompersi”. Il messaggio di speranza e di libertà di cui si è fatto interprete il progetto proseguirà, tuttavia, attraverso le cosiddette Opere Segno: 3 borse lavoro e 2 borse di studio, finalizzate al reinserimento sociale e culturale dei detenuti, messe a disposizione dai prestigiosi partner del progetto.
Tuttavia, il cammino di fede all’insegna del Bene e del Bello proposto da ‘Liberi nell’arte’ è pronto per coinvolgere i detenuti di altre case circondariali. I promotori sono, infatti, già a lavoro per allargare il “raggio di azione” di un’iniziativa che ha suscitato da più parti un vivo interesse.
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