Le opere di Amedeo Trivisonno continuano a sorprendere in attesa dell’asta

L’esposizione di dipinti e disegni allestita da qualche giorno al Circolo Sannitico di Campobasso e che sarà visitabile fino a sabato 9 aprile, riesce nel difficile compito di mostrare ai visitatori il Trivisonno che non ti aspetti.  Abituati, infatti, ad associare il noto artista molisano ad enormi affreschi di soggetto religioso dipinti su pareti e cupole di chiese, stupisce osservare che la produzione di Trivisonno comprenda anche paesaggi e vedute en-plen-air. La maniacale precisione necessaria a raffigurare i soggetti dei grandi dipinti murari lascia il posto, in queste opere, ad una consapevole istintività che consente di rappresentare il reale con rapide e decise pennellate.
La medesima velocità di esecuzione è percepibile nei disegni che raffigurano alcuni scorci caratteristici della sua città natale o i suoi studenti della Scuola d’Arte de Il Cairo e traspare vivida in una delle opere maggiormente apprezzate da parte dei numerosi partecipanti alle visite guidate dell’esposizione che ogni giorno si tengono a partire dalle ore 19. Il dipinto “Lezioni di pittura nello studio dell’artista”, infatti, è stato realizzato dal Maestro Trivisonno nel breve lasso di tempo in cui due sue allieve si esercitavano nel suo studio e a loro completa insaputa.
La scena, molto intima ed accogliente, priva di eccessivi particolari, colpisce l’attenzione dell’osservatore creando l’illusoria sensazione di farlo sentire parte del dipinto.
L’insolita carrellata delle opere esposte che stanno richiamando circa un centinaio di visitatori ogni pomeriggio, si conclude con un superbo bozzetto eseguito per la realizzazione di un olio su tela commissionato da privati.
n questo acquerello su carta intitolato “Arcadia”, si ritrova il Trivisonno metodico ed accurato che progetta con meticolosità l’opera da realizzare e scrive con precisione annotazioni utili a margine del disegno. L’opera è particolarmente significativa perché evidenzia lo stretto legame dell’artista con la sua regione d’origine lasciata per motivi di lavoro ma mai dimenticata: la scena raffigura un paesaggio idilliaco di ambientazione agreste e bucolica dal quale spicca, sullo sfondo, la rocca su cui sorge il paese di Pescopennataro.
L’esposizione partita lunedì 4 aprile, curata dal Comitato Trivisonno, non si sarebbe potuta realizzata senza l’affettuosa generosità dimostrata dai figli di Amedeo Trivisonno che hanno messo a disposizione i dipinti e i disegni esposti.
Tutte le opere saranno vendute all’asta domenica 10 aprile, in due sessioni di vendita, una mattutina e una pomeridiana, per raccogliere fondi finalizzati al restauro del dipinto “Gli Evangelisti” presente nella volta della Cappella dell’Addolorata della chiesa di Santa Maria della Croce di Campobasso.

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