“Orgoglio e Pregiudizio. Il risveglio delle donne ai tempi di Trump” è la testimonianza scritta della rivoluzione in rosa all’indomani della sconfitta di Hillary Clinton nella corsa verso la Casa Bianca. Il libro è stato presentato ieri sera, 30 maggio, dalla stessa autrice , la giornalista Rai Tiziana Ferrario, in una sala del circolo Sannitico di Campobasso gremita di donne. Per lungo tempo conduttrice del Tg1, ma già da alcuni anni nel ruolo di corrispondente dagli Stati Uniti, ha seguito da vicino la campagna elettorale che ha segnato la vittoria di Trump e la delusione della sua avversaria politica. “Non mi ero mai occupata di tematiche femminili – ha esordito la giornalista – ma avendo assistito in America alla rivoluzione messa in atto, soprattutto da attrici famose e campionesse sportive, per reagire alla politica di un uomo sessista, ho pensato che fosse necessario mettere nero su bianco affinché anche in Italia ci fosse una presa di coscienza per una nuova cultura della parità. La folta marcia con i cappellini rosa per le strade di Washington ha rappresentato un momento di svolta in cui le donne degli States hanno intuito che i loro problemi dovevano risolverli da sole. Pertanto – ha proseguito la Ferrario – oggi la mobilitazione è in pieno fermento. Stanno nascendo nuove e molteplici associazioni femminili ed anche alle bambine viene inculcata una formazione incentrata sulla parità fra i sessi. Le donne vogliono arrivare preparate alle prossime competizioni elettorali per cambiare gli equilibri ed entrare in politica. Ed inoltre – ha aggiunto la anchorman – nel libro racconto gli scandali a sfondo sessuale che hanno preceduto quello più recente di Hollywood. Si tratta di fatti analoghi, di cui si erano occupati i giornali americani, accaduti in una emittente televisiva di Murdoch, nonché nella Silicon Valley, sede dei giganti hi-tech. Dunque – ha concluso Tiziana Ferrario – ho voluto riportare questi eventi perché mi pare che invece nel nostro Paese ci sia una specie di rassegnazione. E, al di là delle disparità salariali o dei licenziamenti per maternità, si perde d’occhio l’importanza della parità nel lavoro tra uomo e donna per la crescita del PIL.”
Però…….mi viene da dire, allora grazie a Trump se anche le donne americane si stanno organizzando per scendere in politica. Perché in Italia per fortuna, siamo più avanti. Nelle ultime legislature le donne ricoprono incarichi di rilievo a livello politico/governativo, sono ai vertici di società di spicco, emergono nella magistratura e persino nella finanza. Dunque il famoso tetto di cristallo appare ormai sfondato! Discorso a parte la massiccia disoccupazione femminile che rientra a mio parere nel deficit di lavoro di cui soffre l’intero Paese. Ma questa è un’altra storia…
Rossella Salvatorelli