Nella storia di un partito come la Democrazia Cristiana del Molise, profondamente maggioritario e radicato in tutti i livelli della società civile, è inevitabile leggere il cammino di un popolo e di un’idea di politica. Ma c’è anche un’idea di democrazia che, pur se vista da una prospettiva locale, abbraccia un panorama ampio, toccando temi nazionali e internazionali. Il Libro “Le carte della DC 1970-1994”, in due tomi formato 21×29,7, accompagnato da una colossale iniziativa di documentazione informatizzata, arriva in un periodo storico in cui i “vecchi” partiti vengono, più che dimenticati, ripudiati, come se questo gesto di annullamento della storia potesse essere una panacea per i problemi del Paese.
E invece qui si propone una sfida: osservare il percorso di un partito che è stato protagonista quasi assoluto dello sviluppo del Molise, analizzarne il dibattito interno, esaminarne le carte originali con le loro conferme, le smentite e i dettagli magari rimasti nell’ombra.
L’iniziativa è stata resa possibile dal lavoro di Pasquale Passarelli, che ha pazientemente progettato e diretto la catalogazione, digitalizzazione e indicizzazione del contenuto del “Fondo documentale della DC molisana” custodito dalla Fondazione “Vincenzo e Mimosa Patriciello”. Oltre centomila pagine, tabulati su supporto informatico, foto e materiale audiovisivo, un totale di circa ottomila documenti. Le modalità di archiviazione scelte lo rendono accessibile non solo sui due tomi stampati ma anche con modalità digitale, mediante la quale cercare parole chiave e nomi. La realizzazione editoriale è stata curata da “DL di G. Appicelli”, di Monteroduni, che ha al suo attivo anche il monumentale portale www.italiapedia.it su tutti i circa diecimila Enti territoriali italiani.
“Non è solo uno sforzo di preservare sterilmente documenti – dice Passarelli –. La nostra operazione vuole essere uno sguardo su come il consenso si è formato, le decisioni sono state prese, i contrasti sono stati risolti. In poche parole, il percorso democratico, qualcosa che non dovrebbe mai essere dimenticato, né tantomeno denigrato aprioristicamente”.
L’Opera sarà presentata da Giovanni Di Giandomenico e Ciriaco De Mita in via Milano a Campobasso, sabato 10 maggio, alle ore 10:30, nella Sala della Costituzione della Provincia.