57ma Biennale di Venezia: l’artista internazionale Mina Cappussi è stata selezionata e parteciperà con le sue opere, i quadri specchio dell’e-MOVO Project Emotional Art, al Padiglione Molise 2017. L’evento, di grande impatto culturale e artistico, avrà luogo dal 1 al 15 luglio, ideato da Giorgio Gregorio Grasso, curatore del Padiglione dell’Armenia e stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, che ha scoperto per primo la brillante artista molisana.
Di natali siciliani e trasferitosi giovanissimo a Milano, Grasso è diventato ben presto personaggio conteso dai media, pur restando una persona umile, pronta a valorizzare le promesse dell’arte italiana. Finire alla Biennale di Venezia rappresenta un grande traguardo per qualsiasi artista. La Biennale della Serenissima è tra le più antiche, importanti e prestigiose rassegne internazionali d’arte contemporanea al mondo. Nasce nel 1895 come società di cultura, con l’organizzazione della prima Esposizione Biennale d’Arte del mondo, al fine di stimolare l’attività artistica e il mercato dell’arte nella città di Venezia e nell’unificato stato italiano e ha tuttora il fine di promuovere le nuove tendenze artistiche organizzando anche manifestazioni internazionali nelle arti contemporanee.
Il nome “Biennale” deriva dalla cadenza biennale delle sue manifestazioni. Grazie alla Biennale di Venezia, nel settore culturale, il termine italiano “biennale” ha acquisito una più ampia valenza ed è diventato per antonomasia sinonimo di grande evento internazionale ricorrente a prescindere dalla cadenza.
CAM Mondadori n. 53, Rubbettino 2016, Mina Cappussi è tra i fondatori del Manifesto del Metateismo, inserita tra gli Artisti Contemporanei del Nuovo Rinascimento, Giorgio Mondadori Edizioni, ha dato vita ad una innovativa corrente artistica, “e-MOVO Project Emotional Art”. Una importante Mostra Personale al Mibact, Ministero dei Beni Culturali a Roma e allo Stadio Domiziano di piazza Navona. Le sue opere viaggiano per il mondo: New York, Washington, Hollywood, Dubai, Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), Barcellona, Parigi, Berlino, Roma, Milano, Bologna, Monreale, Padova, Palermo, Nettuno, Bojano, con il prof. Philippe Daverio e il prof. Giorgio Grasso a Bologna Expo, con Vittorio Sgarbi a Milano e Padova, Call for Artists: Dave Bown Project. Espone con gli Artisti di Roma nella Chiesa del Gesù in piazza del Gesù, Basilica di Santa Maria del Popolo in piazza del Popolo, chiesa di Gesù e Maria al Corso, in via del Corso, Basilica di S. Lorenzo in Lucina, cripta della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino, in P.zza S. Alessio, Chiesa di S.Claudio via del Pozzetto; con Rodolfo Papa (Pontificia Accademia di Belle Arti dei Virtuosi al Pantheon) nella chiesa di Petrella Tifernina Expo Milano. Di lei hanno scritto: Prof. Marcello CARLINO, Genny DI BERT, prof. Massimo PASQUALONE, Dante FASCIOLO, Prof. Philippe DAVERIO, Giorgio GRASSO, Gioia CATIVA, Mattea Micello, Prof. Giulio de Jorio Frisari, Prof. Vittorio Sgarbi.
L’allestimento della mostra è di Giorgio Grasso e dell’architetto Antonio Pallotta. Dall’1 al 15 luglio presso Palazzo Zenobio a Venezia, all’interno della Biennale, sarà possibile ammirare le opere della Cappussi e quelle di altri 23 artisti: Sonia Babini, Arturo Beltrante, Gino Berardi, Domenico Bindi, Carma, Mariagrazia Colasanto, Mario Costa, Luigi D’Alimonte, Aldo Delli Carpini, Rossano Di Cicco Morra, Rosamaria Faralli, Salvatore Fiore, Walter Giancola, Elio Lucente, Venanzio Marra, Dora Mazzuto, Roberto Melfi, Lucio Monaco, Antonio Pallotta, Alex Succi, Cristina Valerio, Enzo Valerio e Maria Ventura, tutti molisani, accuratamente selezionati per la mostra.
Il catalogo della mostra del Padiglione Molise, con i testi critici di Giorgio Grasso e Gioia Cativa, è patrocinato dall’Assessorato alla cultura del Comune di Isernia e dal’Assessorato alla Cultura della Regione Molise. All’inaugurazione parteciperà probabilmente Nico Ioffredi, Consigliere Regionale con delega alla cultura. L’evento, ideato da Giorgio Grasso, vede la co-direzione artistica di Antonio Pallotta e la co-Edizione critica di Gioia Cativa.