La rappresentazione sacra della Passione di Cristo è l’occasione per celebrare e vivere la Pasqua di Gesù, contemplando il Mistero della morte e della resurrezione, non una rappresentazione scenica ma un momento di riflessione, in un’epoca in cui i valori sociali, morali e religiosi sembrano essere stati persi. La sofferenza, la morte, l’ubbidienza al Padre per sacrificare la propria vita per il bene dell’umanità dovrebbe far riflettere i cristiani sul sacrificio, sulle sofferenze, sul dono prezioso della vita. San Francesco piangeva nel meditare la passione di Gesù Cristo e si dispiaceva nel vedere gli uomini ingrati che non l’amano e non lo pensano.
San Francesco compose quindici “salmi” e alcune preghiere, che egli stesso usava recitare oltre l’Ufficio divino, obbligatorio per tutti i chierici e quello della Madonna. Seguendo i più antichi manoscritti, le edizioni recenti danno a questi salmi il titolo di “Ufficio della Passione del Signore”, notando che con questa preghiera il santo intendeva celebrare l’intero mistero della redenzione, dall’incarnazione fino al ritorno del Signore, passando per la passione, la morte, la risurrezione e l’ascensione. La follia di Francesco era la follia della croce. Era così grande in lui il desiderio di imitare Gesù, anche nella sofferenza atroce della croce, che fu esaudito. Un giorno ricevette da Cristo sul monte della Verna, le cinque piaghe del nostro Signore Gesù Cristo e le Stimmate gli furono impresse nella carne. Questa immane sofferenza che durò per gli anni a venire, fu sopportata solo per il suo immenso amore. Da Francesco crocefisso emanò una luce sempre più pura e talmente intensa da incantare il mondo, poiché era una luce riflessa da Dio. La rappresentazione della Passione Vivente è proprio il mezzo con cui viene celebrato il modello di vita “gesù Cristo” che ha sacrificato la sua vita per tutti noi.
In Molise in alcuni centri rivive ancora, grazie ad associazioni locali, la rappresentazione della Passione Vivente. Quest’anno il Molise vivrà anche la Via Crucis del Venerdì Santo con un’attenzione diversa. Papa Francesco ha dato mandato all’Arcivescovo Mons. Bregantini di scrivere le riflessioni durante le stazioni della Via Crucis al Colosseo.(mdl)
(calendario in aggiornamento)
Venerdì Santo 18 aprile
– Via Crucis a Campobasso. Il lungo e mesto corteo nel pomeriggio del venerdì santo si muove dalla chiesa di santa Maria della Croce e si snoda dapprima nel centro storico e, successivamente, nella parte moderna della città soffermandosi davanti ai luoghi ove la sofferenza è maggiormente presente, come le carceri, quindi fa ritorno nella chiesa da dove era partita in un ambiente diventato altamente suggestivo grazie alle soffuse luci del centro antico.Tutta la cittadinanza si ritrova nella chiesa di S. Maria della Croce, che anticamente era sede della confraternita dei Crociati ed è oggi Rettoria, non solo nel giorno della processione ma anche nelle sere del settenario, raccolta in silenzio mentre le note del Maestro De Nigris riempiono le volte del tempio. L’inno che viene cantato viene tradizionalmente denominato dai cittadini “lo zuchetezù”, che il suo compositore chiamò: “Oh di Gerico beata”. La scelta dell’orario pomeridiano non è casuale volendo ricordare il momento in cui avvenne la Passione di Gesù Cristo. La sua caratteristica è di avere all’interno un coro di circa settecento persone il quale, durante il percorso, intona più volte lo struggente canto “Teco vorrei o Signore” composizione, di inizio Novecento, del maestro campobassano Michele De Nigris su versi di Pietro Metastasio.
– Via Crucis Isernia. La processione del Venerdì Santo di Isernia ha una caratteristica quella della presenza degli “Incappucciati”, ossia fedeli a capo coperto che trasportano le statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto, oltre che i busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis. Altro elemento che caratterizza la giornata è la lunga fase di preparazione delle statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto che precede la processione vera e propria. Si inizia con l’adornare di fiori l’effigie in gesso del Gesù posto supino sul letto di morte, pieno di laceranti ferite e, successivamente si prepara la statua della Mater Dolorosa con vestito di colore nero, ricamato con filo dorato, con testa coronata e cuore ferito da sette spade che rappresentano i sette peccati capitali, queste operazioni vengono eseguite dalle anziane.Tutte le Confraternite della città (Santa Maria del Suffragio, Sant’Antonio, San Domenico, San Pietro Celestino) – distinguibili per il colore delle mozzette – partecipano alla processione e ognuna di loro ha un ruolo nel corteo, ma è la Confraternita del Santissimo Sacramento ad organizzare tutta la sacra rappresentazione. La Processione attraversa la città, e le strade vengono addobbate con luci e fiaccole che gli stessi isernini preparano per l’occasione su molti balconi. Le statue e i busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis sono trasportate da fedeli penitenti: gli Incappucciati, così chiamati per il cappuccio, coronato di spine, che copre il loro volto e che completa la tunica bianca che li contraddistingue. Lo scopo del cappuccio è quello di tenere segreta l’identità di chi compie l’atto penitenziale.
Sabato 12 aprile 2014
– Sant’Elia a Pianisi (CB) XX edizione della “Passione di Gesù” ore 20.30
– San Giuliano di Puglia “Passione Vivente 2014” ore 20.30.
Domenica 13 aprile 2014 ( Domenica delle Palme)
– Campobasso.V edizione de “Il Sacro Monte” organizzato dall’Associazione Città Viva. Quadri viventi, che rappresentano la tappe fondamentali della passione, morte e resurrezione del Cristo, vengono allestite tra i vicoli della citàà vecchia. Ore 17.30
– Colle d’Anchise (CB) rappresentazione della “Passione Vivente di Gesù” ore 18.00
– Fossalto VIII edizione ore 20.30
-Santa Croce di Magliano “Passione di Cristo” ore 18.20
Venerdì Santo 18 aprile
– Via Crucis a Campobasso Il lungo e mesto corteo nel pomeriggio del venerdì santo si muove dalla chiesa di santa Maria della Croce e si snoda dapprima nel centro storico e, successivamente, nella parte moderna della città soffermandosi davanti ai luoghi ove la sofferenza è maggiormente presente, come le carceri, quindi fa ritorno nella chiesa da dove era partita in un ambiente diventato altamente suggestivo grazie alle soffuse luci del centro antico.Tutta la cittadinanza si ritrova nella chiesa di S. Maria della Croce, che anticamente era sede della confraternita dei Crociati ed è oggi Rettoria, non solo nel giorno della processione ma anche nelle sere del settenario, raccolta in silenzio mentre le note del Maestro De Nigris riempiono le volte del tempio. L’inno che viene cantato viene tradizionalmente denominato dai cittadini “lo zuchetezù”, che il suo compositore chiamò: “Oh di Gerico beata”. La scelta dell’orario pomeridiano non è casuale volendo ricordare il momento in cui avvenne la Passione di Gesù Cristo. La sua caratteristica è di avere all’interno un coro di circa settecento persone il quale, durante il percorso, intona più volte lo struggente canto “Teco vorrei o Signore” composizione, di inizio Novecento, del maestro campobassano Michele De Nigris su versi di Pietro Metastasio.
– Via Crucis Isernia La processione del Venerdì Santo di Isernia ha una caratteristica quella della presenza degli “Incappucciati”, ossia fedeli a capo coperto che trasportano le statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto, oltre che i busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis. Altro elemento che caratterizza la giornata è la lunga fase di preparazione delle statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto che precede la processione vera e propria. Si inizia con l’adornare di fiori l’effigie in gesso del Gesù posto supino sul letto di morte, pieno di laceranti ferite e, successivamente si prepara la statua della Mater Dolorosa con vestito di colore nero, ricamato con filo dorato, con testa coronata e cuore ferito da sette spade che rappresentano i sette peccati capitali, queste operazioni vengono eseguite dalle anziane.Tutte le Confraternite della città (Santa Maria del Suffragio, Sant’Antonio, San Domenico, San Pietro Celestino) – distinguibili per il colore delle mozzette – partecipano alla processione e ognuna di loro ha un ruolo nel corteo, ma è la Confraternita del Santissimo Sacramento ad organizzare tutta la sacra rappresentazione. La Processione attraversa la città, e le strade vengono addobbate con luci e fiaccole che gli stessi isernini preparano per l’occasione su molti balconi. Le statue e i busti degli Ecce Homo, le Croci Calvario e le Croci della Via Crucis sono trasportate da fedeli penitenti: gli Incappucciati, così chiamati per il cappuccio, coronato di spine, che copre il loro volto e che completa la tunica bianca che li contraddistingue. Lo scopo del cappuccio è quello di tenere segreta l’identità di chi compie l’atto penitenziale.
San Giuliano di Puglia: sabato 12 aprile 2014 ore 20.30
La Pro Loco “San Giuliano di Puglia” con il patrocinio del Comune di San Giuliano di Puglia, organizza la “Passione Vivente 2014” – XV edizione. La rappresentazione si svolgerà sabato 12 aprile alle ore 20.30 ed inizierà da Piazza Sant’Antonio Abate. Oltre alle comparse l’organizzazione ha impegnato circa 30 persone del posto che da 2 mesi si sono prodigate per la buona riuscita della manifestazione. Attori e attrici sono tutti del luogo, ovviamente dilettanti, ma carichi di entusiasmo e d’impegno per svolgere nel migliore dei modi il proprio ruolo. Complessivamente partecipano alla messa in scena della rappresentazione 53 personaggi. Il percorso si snoderà per le vie del paese e consta di 17 scene. In caso di condizioni meteo sfavorevoli la rappresentazione si terrà mercoledì 16 ore 20.30.
Sant’Elia a Pianisi: sabato 12 aprile 2014 ore 20.30
Si svolgerà sabato 12 Aprile a Sant’Elia a Pianisi la rappresentazione sacra della “Passione di Gesù”. Giunta alla sua XXI edizione la manifestazione è stata arricchita ogni anno da una scenografia sempre più attenta a riprodurre l’ambientazione storica ed a ricreare la dimensione religiosa della commovente rievocazione. Saranno circa 90 gli attori protagonisti, oltre 100i figuranti ed una complessa macchina di addetti alla preparazione di scene, costumi, materiali dell’epoca e di arredo faranno rivivere per le strade del paese i vari episodi (l’Ultima cena, il Getsemani, il giudizio davanti al Sinedrio e poi dinanzi a Pilato, la flagellazione e la Crocifissione). Le varie “stazioni” di questa Via Crucis vivente saranno costituite dalle vie e dalle piazze tipiche del paese, mentre la tappa conclusiva, segnata dalla rievocazione della Crocifissione del Cristo, avrà come cornice il sagrato del Convento.
La rievocazione della Passione – che avrà inizio alle ore 20,30 – sarà seguita Domenica delle Palme 13 Marzo, dalla rappresentazione dell’entrata di Gesù in Gerusalemme: il raduno avverrà davanti al Convento alle ore 10,00, poi il corteo si dirigerà verso la Chiesa Madre dove verrà celebrata la Santa Messa. La Passione di Gesù è la manifestazione più qualificante dell’Associazione Culturale Crucis che ha voluto coinvolgere l’intero paese in un evento che rappresenta anche un percorso spirituale ed umano, singolo e collettivo: ad esso danno vita uomini e donne, giovani e meno giovani, che si sono sottoposti a una serie di incontri preparatori per migliorare sempre più il grado di rappresentazione delle figure legate agli eventi pasquali. Questa manifestazione, ormai, ha varcato i confini della nostra realtà locale, per proporsi al pubblico sempre più vasto che da ogni parte della regione ogni anno continua a seguirla con affetto, meditazione e profonda partecipazione, sottolineando grande apprezzamento per l’allestimento che a tutti offre la dimensione ideale per prepararsi alla grande gioia della Resurrezione del Signore. Con questa iniziativa l’Associazione Crucis si propone anche di ridestare la sensibilità della gente verso i valori fondanti la tradizione cristiana, di recuperare una cristianità cosciente attraverso l’esegesi biblica necessaria per comprendere i personaggi e le situazioni dell’Evento rievocato, di promuovere la socializzazione al di là dell’età, delle professioni e di altre affinità che creano gruppi privi di contatti, di impegnare in attività creative, conoscitive ed educative tutte le fasce generazionali per sfuggire all’apatia che sembra caratterizzare la quotidianità nei piccoli centri e di valorizzare piazze e strade del paese sempre più disabitate e abbandonate.
Santa Croce di Magliano: domenica 13 aprile 2014 ore 18.20
Dopo sei anni di forzata interruzione, la Comunità di Santa Croce di Magliano torna ad interpretare la Passione di Cristo. Entusiasmo, fede e collaborazione sono i requisiti che hanno spinto alla messa in scena della rappresentazione itinerante, grazie soprattutto alla volontà di molti giovani facente parte delle associazioni presenti in paese, tra cui la Pro Loco “Quattro Torri, il Gruppo “Giovani Avis”, il Milan Club e l’Inter Club. Un’esperienza che – durante due mesi di prove presso i locali del Centro Comunitario – ha fatto maturare l’importanza della fede religiosa e ha dato l’opportunità di accrescere lo spirito di unione e collaborazione tra gli interpreti. Sacrifici ed impegno accompagnati comunque da momenti di aggregazione che hanno stimolato, non solo importanti momenti di riflessione, ma anche motivi di ludica condivisione. Per la realizzazione della “PASSIONE VIVENTE 2014” sono impegnate oltre 200 persone tra organizzatori, partecipanti, comparse e collaboratori. Collaborazioni quali: Parrocchia Sant’Antonio Santa Croce di Magliano- Amministrazione Comunale Santa Croce di Magliano – Comando di Polizia Municipale Santa Croce di Magliano – Stazione dei Carabinieri Santa Croce di Magliano – Gruppo Storico Giovanna I D’Angiò Colletorto – Protezione Civile I Pionieri Santa Croce di Magliano. Tutti i vestiti e le attrezzature sono state realizzati grazie all’impegno di artigiani e ditte locali.
Fossalto: domenica 13 aprile ore 20.30
La manifestazione è curata dalla Parrocchia di S. Maria Assunta, coinvolge oltre 150 figuranti, dai più piccoli agli anziani. La rappresentazione, ripercorrerà le ultime ore della vita di Cristo con le tappe fondamentali quali: l’ingresso a Gerusalemme, l’ultima cena, l’orazione nell’orto degli ulivi con la tentazione del maligno, l’arresto di Gesù, le varie fasi del suo processo, la flagellazione, Gesù caricato della Croce, la salita al Calvario, la crocifissione, morte e resurrezione. Le scene saranno riproposte lungo vie, angoli e piazzette del centro storico, l’ itinerario si snoderà tra scenografie ed atmosfere mistiche da via Umberto I° sino al sagrato della Chiesa Madre di S. Maria Assunta.Il percorso sarà accompagnato da musiche e canti . La novità dell’edizione 2014 sarà la presenza di un Gesù moderno che risponderà alle domande esistenziali più ricorrenti e conferirà un carattere originale all’emozionante rappresentazione.