“La ‘Ndocciata è cosa antica” dicono i contadini di Agnone mentre, intenti alla costruzione delle gigantesche ‘Ndocce (torce di abete bianco e ginestre, alte fino a 4 metri), si apprestano a ripetere un rituale antico quanto le prime civiltà umane. Ogni anno, all’imbrunire del 24 dicembre, accompagnati dal suono delle cento campane della città, i gruppi delle contrade (Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guasta, Sant’Onofrio, San Quirico) costituiti da centinaia di portatori di tutte le età, accendono le ‘Ndocce e si incamminano verso il corso principale trasformandolo in un gigantesco ed emozionante fiume di fuoco e dando vita alla più grande manifestazione natalizia legata al fuoco che si conosca oggi nel mondo. L’origine della tradizione del fuoco che “infiamma” la Vigilia di Natale ad Agnone si perde nella notte dei tempi. Da principio la ‘Ndoccia (fonema dialettale che sta per “grande torcia”) faceva parte certamente della ritualità pagana legata alla scadenza solstiziale del 21 dicembre.
Anche gli antenati degli attuali abitanti di Agnone, gli Osci e i temibili Sanniti, erano legati al fuoco, ai suoi significati e alle sue suggestioni. E’ da questo legame che deriva certamente la tradizione ultramillenaria del fuoco solstiziale che si è evoluta nella ‘Ndocciata. Rito dedicato al sole ed al suo ciclo annuale fatto proprio dal cristianesimo e divenuto per questo fuoco in onore al Dio che nasce, al Cristo Luce e Salvatore del mondo. La ‘Ndocciata, per la sua forza suggestiva e spettacolare, negli ultimi anni – come a tutti noto – si è definitivamente affermata nel panorama nazionale, assurgendo quale evento di maggior richiamo turistico della nostra regione, tanto vero che, nel luglio 2011, il Ministero per il Turismo nel presentare il nuovo marchio “Patrimonio d’Italia per le Tradizione”, riservato alle eccellenze nazionali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia e generare nuovi flussi turistici, ha inserito la ‘Ndocciata nel top degli eventi italiani, fregiandola del titolo di Ambasciatrice d’Italia nel mondo. Nel dicembre 2012, la manifestazione ha ricevuto un ulteriore prestigioso riconoscimento dalle Poste Italiane che, su proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha emesso in 3 milioni di esemplari un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “Il folklore Italiano” dedicato alla ‘Ndocciata.
Si è ritenuto che sia un atto dovuto, per la propria terra, non escludersi mai dalla sua storia e che solo il recupero di quelle che sono le proprie identità, radici e tradizioni, può costituire e rappresentare un momento di crescita sociale.Quest’anno si è deciso di dedicare la ‘Ndocciata del prossimo 8 dicembre a San Giovanni Paolo II, alla presenza di eminenze ed altri prelati della Città del Vaticano, per rievocare lo straordinario ed irripetibile evento del 1996 benedetto dal Pontefice di venerata memoria. La manifestazione, come da tradizione, verrà riproposta il 24 dicembre 2014 alle ore 18.00
La ‘Ndocciata di oggi, 8 dicembre, sarà dedicata a San Giovanni Paolo II
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