Mina Cappussi vince il P.A.C.I. 2014 per la Poesia. La nota giornalista molisana si è aggiudicata il Primo Premio assoluto per la sezione poetica con una lirica dal titolo “Delirio d’ispirazione”, alla seconda edizione del P.A.C.I. Premio dell’Auditorium della Città di Isernia, evento ideato e curato dall’associazione socio-culturale SM’ART – l’arte sm! presieduta dall’arch. Antonio Pallotta, e patrocinato dal Comune di Isernia, Presidenza del Consiglio Regionale del Molise, Comune di Torrevecchia Teatina, Officine Cromatiche- Fotoamatori di Isernia, Officina Solare – Termoli, Ass. Socio-culturale Molistart- Campobasso, Ass. Socio-culturale Maccla Saracena – Macchia d’Isernia, Il Foglio Volante – Venafro, nell’ambito del Progetto Integrato Molise Arte Cultura, che si chiuderà il 28 settembre 2014 con il finissage alle 18.30 nella Sala laterale dell’auditorium.
<I versi – si legge nella presentazione della stessa autrice, direttore del quotidiano unmondoditaliani.com – descrivono, come in una sorta di intimo diario, il momento dell’ispirazione. Sfaccettano l’attimo, lo scompongono, disperdono i tasselli per ricomporli ogni volta con un diverso senso. E’ il lampo elettrico che muove la mano dell’artista, che coglie l’espressione di una foto, che guida le dita sulla tastiera che scrive versi. “Ecco, arriva Poesia: essa è pazzia di intensa filosofia…”. L’ispirazione è una “febbre che brucia di deliranti incanti”, qualcosa che “sputa nel buio” e contorce le viscere>.
Domenica prossima 28 settembre, dunque, grande appuntamento la seconda edizione del premio P.A.C.I., che si attesta a diventare un evento di punta negli anni a venire: saranno premiate opere di pittura, scultura, poesia, fotografia. Isernia, grazie all’iniziativa di Sm’Art, si riscopre scrigno d’arte, con una mostra d’Arte Contemporanea che conta quasi un centinaio di opere, che avevano già subito una prima selezione in sede di ammissione, e che il prossimo 5 ottobre saranno trasferite nelle sale del Palazzo Ducale di Torrevecchia Teatina, in provincia di Chieti, dove la mostra sarà duplicata fino al 12 ottobre.. Domenica 31 agosto vi è stata la presentazione della collettiva d’arte. Si vocifera anche una replica all’ex GIL di Campobasso.
“Gli artisti che partecipano a questa edizione del Paci, provenienti da molte regioni italiane – le dichiarazioni di Gioia Cativa, critico d’arte – inanellano un percorso dell’arte che varia dal figurativo all’astratto, alle istallazioni fino alla fotografia e alle sperimentazioni digitali. L’arte, qui, ci viene presentata in tutta la sua potenzialità, ci muoviamo attraverso tecniche, sperimentazioni, concettualità, istallazioni, sculture e fotografie. Abbiamo davanti un immenso ritratto della realtà, sia reale che alterato, deformato: siamo di fronte ad una deflagrazione del reale in tutta la sua estremizzazione; gli artisti mettono in campo la rielaborazione della materia, ci dimostrano come l’arte abbia preso pieno possesso del mondo reale e sia andata oltre , arrivando a trasfigurare quella medesima visione del vero. L’arte è idea, creatività, genialità, ma soprattutto intuizione e capacità di dare una forma a tali idee. Questo è quello che ci insegnano gli artisti che partecipano a questa collettiva; la loro è una lezione importante su come la comunicazione possa usare innumerevoli canali per arrivare agli altri ed essere divulgata”.
La Giuria, di altissimo livello, è composta dal presidente, Prof. Massimo Pasqualone, critico d’arte e critico letterario, Gioia Cativa, critico d’arte dell’associazione Sm’Art, prof. Nino Barone, artista e critico d’arte, prof.ssa Linda Berardi, critico d’arte, prof. Antonio Scarduzio, artista e critico d’arte, Massimo Palmieri, presidente Officine Cromatiche, prof. Amerigo Iannacone, critico letterario, Elena Grande, critico letterario.
Vincitori delle altre sezioni sono: Venanzio Marra per la pittura, Cosmo di Florio per la Scultura, Marcella Cicchino per la Fotografia, una menzione di merito per ognuna delle quattro sezioni, e diverse segnalazioni.
DELIRIO D’ISPIRAZIONE
Squilibrio mentale
incendia riverberi d’ignoto
pigiando anima-tasti.
Affondo coscienza
d’infiniti mondi
su visione d’interiore-cosmo.
Capogiri-sussulto
mi perdo d’immenso,
sospeso, immobile Sé.
Arde passione di vita,
incanto di smisurati cieli,
brivido-caldo d’ingegni.
Ecco, arriva Poesia:
essa è pazzia di intensa filosofia,
canto che ammalia e atterrisce,
cuore-espansione in diesis-acquatta-sussurra
febbre che brucia
di deliranti incanti,
viscere-contorce,
sputa-nel-buio,
dolore intenso si fa visione
elettrica, dimensione sale:
ardore impone scacchiera-scelte
il canto si fa acuto, ispirazione urla…parole.
E io, scrivo.
Mina Cappussi
domenica 9 febbraio 2014