‘In uno sguardo’ arriva a Campobasso. Domani sera, mercoledì 2 ottobre 2013, alle 21, l’ultima fatica editoriale di Marcello Pastorini sarà presentata alla Palladino Company di Campobasso. L’opera, una raccolta di poesie già promossa in diversi paesi soprattutto del Basso Molise, sarà al centro di una serata che si annuncia intensa. Tra letture di poesie, filastrocche, racconti, favole e oralità popolare, interverranno numerosi artisti, immersi tra i lavori artistici in esposizione nella Sala Azienda per le Arti. Spazio anche al gusto dei sapori della nostra terra. “Una serata per tutti, basta essere onesti e amare la vita” spiega lo scrittore larinese.
Del libro hanno scritto le introduzioni il professor Mario Moccia, insegnante di Pastorini alle scuole superiori, e il dottor Maurizio Corbo, amico dell’autore con cui ha portato avanti sul territorio frentano diverse iniziative che hanno promosso la cultura e il paesaggio molisano. Le poesie saranno affiancate a fotografie di vari autori tra cui Guerino Trivisonno, Silga Panzera, Daniele Marino, Antonella Colagiovanni, Antonia Vallillo, Alice Muheim, Anna Rita Dorothea Muheim, Angelo Pastorini e dello stesso Marcello Pastorini. In alcuni passaggi dell’introduzione Mario Moccia scrive: “…Marcello in queste poesie si è fatto interprete di una realtà quotidiana che spesso passa inosservata, ha prestato orecchio alla voce sommessa di un mondo che, oggi specialmente, viene ignorato non solo per superficialità, ma anche per le esigenze di efficientismo, di opportunità, di condizionamento impostici dalla società odierna”. Aggiunge Corbo: “L’impegno dell’autore nel sociale fotografa autenticamente il suo vissuto e le sue poesie sono tracce indelebili di una storia che aiuta a conservare, gustare e crescere. Possano i nostri giovani saper cogliere la ricchezza di cui queste poesie sono intrise e possano andare fieri delle proprie origini senza mai dimenticarle o rinnegarle”. L’auspicio dell’autore è che il libro possa contribuire a sensibilizzare le tante persone distratte dalla frenesia quotidiana e dalla società dei consumi, con la speranza che possano essere presi maggiormente in considerazione il valore della nostra vita, le bellezze della nostra terra, la ricchezza delle nostre risorse.