Il maestro Tony Vaccaro svela i segreti per fotografare le stelle. Boom di foto per il contest ‘Obiettivo Universo’

Il momento migliore per fotografare le stelle? Certamente una notte senza luna. Non vi è un sopra o un sotto per le immagini del cielo, poi zoom in qualsiasi parte della volta celeste per trovare qualcosa che ti piace”.
Proprio mentre su Instagram viene sfondato il muro delle cento fotografie, condivise con l’hashtag #obiettivouniverso, arriva d’Oltreoceano la più importante delle condivisioni reali: una nota scritta del maestro Tony Vaccaro, il grande fotografo statunitense, e di origini molisane, cui il Festival dell’Astronomia ha voluto rendere omaggio attraverso un premio fotografico dedicato al cielo stellato, un contest che si intitola proprio Obiettivo Universo e che sta ottenendo un grande successo sul social network maggiormente focalizzato sull’arte fotografica.
Vaccaro si rivolge a tutti i fotografi, professionisti e fotoamatori, che hanno ancora due settimane (il termine è il 10 aprile) per specchiarsi nel cosmo, cliccare sulle fotocamere o sui dispositivi iOS e cellulari, e trasformare quell’attimo in qualcosa di eterno e meraviglioso. Le sue sono le parole di un uomo cui l’arte mondiale deve tanto, anche per questo i consigli che arrivano dagli States, semplici e diretti, hanno carattere evocativo, come una bella foto, che va oltre l’esplicita ‘dritta’ professionale.
“Trasforma la fotocamera in qualsiasi modo, quello che preferisci o ti piace di più. Con le vecchie fotocamere a pellicola che abbiamo usato a lungo puoi utilizzare un treppiede e impostare l’esposizione di quindici secondi. Si può anche utilizzare il flash se qualcuno o qualcosa è in primo piano” conclude aprendo il ventaglio delle possibilità fotografiche a intuizioni creative differenti ma non per questo fuori tema. Un fotografo affermato o un aspirante tale avrà senz’altro preso carta e penna per segnare queste poche ma importanti note inviate da Vaccaro il quale vestirà i panni di Presidente illustre della giuria che valuterà le opere condivise su Instagram. Il maestro fotografo che ha trascorso infanzia e adolescenza nella piccolissima provincia rurale molisana, a Bonefro, per poi imporsi al mondo dell’arte per i suoi scatti in Europa nel 1944 e nel 1945 in Germania, subito dopo la seconda guerra mondiale, e ancora abbracciare moda e lifestyle per riviste statunitensi, è infatti un antesignano del fotoreporter di oggi, sempre pronto a ‘raccontare’ vicende e personaggi, colti in quei frangenti che indicano, parlano, emozionano. Un pioniere del ‘Non è dove vai, ma dove ti trovi’. Il suo contributo alla storia della seconda metà del Novecento, e oltre, è stato grande, inimitabile. La comunicativa delle sue immagini è senza tempo come immortali sono gli eventi ‘raccontati’ e i personaggi magicamente trasposti verso un etereo e artistico senso di eternità. Alla sua maestria è dedicato il Premio fotografico del Festival dell’Astronomia, in segno di tributo per il fondamentale apporto dato “al mondo dell’arte e all’arte della fotografia” e per aver contribuito, con passione, tenacia e costanza, a onorare quel Molise in cui ha vissuto da ragazzo, “la sua terra”.

Guarda il cielo stellato, scatta e condividi, dunque. Partecipare al contest Obiettivo Universo è semplice e gratuito: leggi il bando sul sito ufficiale del Festival, www.festivaldellastronomia.it al link concorsi. C’è ancora tempo per onorare la maestosità dell’universo, il microcosmo dell’arte e una delle sue stelle più luminose.

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