Il maestro Antonio Ricci espone a San Giovanni Rotondo in occasione degli Stati generali dei Cammini

In occasione della 1^ Convention Italiana sui cammini Religiosi, Storici e del tempo libero che si terrà a San Giovanni Rotondo dal 26 al 30 luglio, il maestro artista eclettico e completo, Antonio Ricci, molisano di Sant’Agapito con Atelier di Arte e Tradizioni in Isernia, espone con un’antologica, in quel di San Giovanni Rotondo a partire dal giorno 15 luglio, giorno in cui aprirà i battenti per un coinvolgimento con i visitatori ripercorrendo la sua vita artistica dal Metafisico al surreale passando per il figurativo ed il simbolismo.

Sin dall’età di 14 anni si iscrive all’Istituto Statale D’Arte di Isernia, conseguendo prima il diploma di Maestro D’Arte, poi nel 1978-79 la maturità D’Arte Applicata come disegnatore di architettura e arredamento.
L’anno seguente, a Napoli, frequenta l’accademia di Belle Arti, sotto la guida del prof.Armando De Stefano.
Dopo un intenso periodo nel quale l’Artista è stato fortemente ispirato dalla natura, dagli oggetti di vita quotidiana e da paesaggi bucolici crebbe in lui una sofferenza che vede contrapporsi la mancanza dei ricordi passati, la ricerca continua di un tempo ormai perduto e un presente che va, via via , sempre di più verso un mondo tecnologizzato.
Dal 1980 ad oggi ha partecipato a numerosissime mostre personali e collettive, e concorsi Nazionali ed Esteri, conseguendo premi e critiche favorevoli, alcune sue opere sono esposte in vari Musei italiani e americani.
Inoltre il Maestro Antonio Ricci ha dipinto una delle 63 stanze dell’ALEXANDER MUSEUM PALACE HOTEL di PESARO, Del Conte Alessandro Ferruccio Pinoli di Valfesina, con una grande composizione policroma che invade tutte le superficie disponibili, dal titolo
“TRA PASSATO E PRESENTE”
Il 20 ottobre del 2012 al Maestro gli viene conferito da Artexpò Gallery il PREMIO BIENNALE NOBEL DELL’ARTE,
presidente di commissione il Critico D’Arte Francese GERARD ARGELIER.

HANNO SCRITTO E PARLATO DI LUI:

prof. G.B. FARALLI scrittore critico
prof. C. SAVINI presidente unione europea dei critici d’arte.
prof.C. CARANO critico d’arte.
MAURO DONINI scrittore, critico e giornalista.
AVICOLLI GIOVANNI giornalista.
Il giornale IL RESTO DEL CARLINO.
Il giornale IL TEMPO.
VILMA TORSELLI architetto di Milano.
prof.MARIO D’ASCENZO associazione
culturale LA ROSA.
dott. EVA ROMANO webmaster.
rivista ARTE E CULTURA Milano.
ORFEO CARPINELLI artista e critico.
prof.L.BERTACCHINI critico Bologna.
ROMEO JURESCIA scrittore.critico e poeta di Roma, e presidente associazione culturale LA CONCA Roma,
ARTONWEB ass.cult.Milano.
LEO STROZZIERI critico d’arte.
conte ALESSANDRO FERRUCCIO MARCUCCI PINOLI DI VALFESINA,Pesaro.
ARTEXPO’ GALLERY di MARIAROSARIA BELGIOVINE.
RENO MARCHESE mercante d’arte.
MAESTRI D’ARTE ass. cult. di Bagheria Sicilia.
GALLERIA D’ATRE 18 di Bologna.
ANDREA DIPRE’ critico d’arte.
MASSIMO STAFANI fondatore del movimento arcaista Tarquinia.
prof. PAOLO LEVI critico d’arte.
VITO MORETTI critico d’arte.
TH3 PLANNERS organizzazione eventi.
prof.VITTORIO SGARBI critico d’arte.
dott. CLAUDIA MANTELLI curatrice d’arte.
REGINA RESTA poetessa e presidente
Associazione VERBUMLANDI.ART
GERARD ARGELIER critico d’arte internazionale Nizza

Ha esposto in tutto il Mondo e premiato sia a Montecarlo che a New York.

Una mostra che vedrà l’allestimento presso la sede dell’auditorium di piazza De Mattias e che, come si ricordava in precedenza, vedrà l’inaugurazione il 15 luglio alle 18,00.

La mostra, che ha avuto il patrocinio della Città di San Giovanni Rotondo, de “ i Borghi d’Eccellenza “, “ Borghi della Salute “ e dell’ IGF ( Unione Mondiale del Folklore ), vedrà esposte 76 opere ad olio di varie dimensioni ripercorrenti la via dell’artista e simboleggianti il passato come ricordo e memoria per un presente volto ad un futuro poetico e pieno di colori vivi e senza tempo, aggraziatamente posizionati su parti di mondi attraversati da lampi di genialità e di cercata gioia.

Una mostra che difficilmente lascerà San Giovanni Rotondo senza essere ricordata.

La notte riecheggerà nello sprazzo di luce che determinerà la sua fine e, anche stavolta la cultura dovrà inchinarsi a sé stessa.

 

 

 

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