Sabato 30 novembre, il terzo appuntamento del ciclo d’incontri organizzato dalla Biblioteca “P. Albino” per i cinquant’anni dell’autonomia regionale, verrà dedicato ai molisani in Germania. Sarà l’occasione per presentare il testo Molisani in Germania. Ricerca sugli emigrati “invisibili”, Quaderno 2 del CSM, di Antonio Fanelli, Alessandra Fratejacci e Frank Heins. La Germania è l’approdo europeo più recente dei migranti molisani, dopo che nel secondo dopoguerra alla radicata traiettoria transoceanica si è affiancata una direttrice di espatrio verso l’Europa.
Si è trattato di un fenomeno diffuso per quanto poco appariscente, che si è sviluppato senza soluzione di continuità per oltre mezzo secolo. Esso ha assunto fino alla metà degli anni Settanta i classici connotati dell’emigrazione di lavoro, accompagnata dalle consuete problematiche legate alla precarietà delle permanenze, alle difficoltà delle riunificazioni familiari e dell’integrazione, ai ritorni e all’investimento dei risparmi; dagli anni Ottanta in poi ha preso le forme più attuali e complesse della mobilità. La ricerca di Antonio Fanelli, Alessandra Fratejacci e Frank Heins, promossa dal Centro Studi sulle Migrazioni, della Biblioteca Provinciale di Campobasso, contribuisce a colmare un vuoto di conoscenza e di attenzione, fornendo utili elementi di approfondimento sulle località di partenza e su quelle di insediamento dei molisani, sulle ragioni economiche e sociali degli espatri nella seconda metà del secolo scorso, sulla condizione di vita e sugli orientamenti culturali degli emigrati, che evidenziano un progressivo mutamento dell’iniziale progetto migratorio, soprattutto con l’arrivo delle seconde e terze generazioni. All’incontro di sabato 30 novembre, che come al solito si terrà presso la Sala Conferenze della Biblioteca “P. Albino”, con inizio fissato per le ore 17.00, interverranno: Gino Massullo, Glocale. Rivista molisana di storia e scienze sociali; Antonio Fanelli, Università di Siena – Dottorato di ricerca in Antropologia, Storia e Teoria della Cultura; Franco Pezzotta, Parroco di Montecilfone.