Dopo la tappa campobassana, svolta nel marzo scorso negli spazi della Biblioteca d’Ateneo dell’Università degli Studi del Molise, la mostra “I volti della Misericordia”, troverà, dal 29 aprile al 2 maggio, una nuova collocazione molisana: quella della Casa Santa Maria dell’opera Mater Orphanorum di Cercepiccola.
Il senso dell’esposizione, che ha toccato oltre 200 tappe tra Italia ed estero e organizzata in occasione del Giubileo straordinario Misericordiae Vultus, è mostrare alle persone quanto la misericordia di Dio sia stata importante nella storia della Chiesa. La santità, infatti, non puٍ prescindere dalle opere di misericordia.
Partendo dall’origine storica del Giubileo, la mostra affronterà il tema della Misericordia, parola derivante dal latino misericors (aggettivo miser, misero più cor-cordis, cuore) e da misereor (avere pietà). Nella Dives in Misericordia san Giovanni Paolo II spiega in un passaggio quanto la nostra società ne sia refrattaria:
«La mentalità contemporanea, forse più di quella dell’uomo del passato, sembra opporsi al Dio di misericordia e tende altresى ad emarginare dalla vita e a distogliere dal cuore umano l’idea stessa della misericordia». Ecco perché di fronte al male spesso si assumono atteggiamenti di disprezzo o di vendetta. La misericordia è vista o come debolezza o come una sorta di concessione immeritata per chi sbaglia.
Invece la misericordia innanzitutto è qualità propria di Dio, ed essendo Egli infinito, infinita è la sua misericordia: «Come il cielo è alto sulla terra, cosى è grande la sua misericordia su quanti lo temono» (Salmo 103, 11). Dio ama quindi senza misure. Il segno più grande della sua misericordia è l’aver donato suo figlio Gesù Cristo, venuto con la sua vita a sanare definitivamente il limite umano. Chi partecipa dell’amore del Padre è quindi capace di misericordia con gli altri uomini, come riflesso e prolungamento della misericordia di Dio.
Ogni cristiano ha perciٍ una vocazione alla misericordia, che la Chiesa ha cercato nei secoli di educare tramite le “opere di misericordia corporale e spirituale”, richieste da Gesù per trovare misericordia, ossia perdono per i nostri peccati, ed entrare quindi nel suo Regno (Matteo 25).
La mostra prosegue il suo cammino attraverso i volti nei quali si è più manifestata la misericordia stessa; si potrà approfondire e riscoprire il volto di Gesù e della Madonna passando attraverso le vite di alcuni particolari santi e il loro ruolo di continuatori di opere di misericordia.
L’esposizione proporrà anche alcuni episodi storici significativi di conversione e perdono di peccatori. Questi episodi sono stati e sono ancora oggi un’occasione per comprendere il significato cristiano di giustizia e di perdono. Uno sguardo sull’altro quasi “sovversivo” rispetto a quello che l’uomo contemporaneo cerca di realizzare.
L’inaugurazionedella mostra nella nuova location di Cercepiccola (Casa Santa Maria dell’Opera Mater Orphanorum) avrà luogo venerdى 29 aprile alle ore 18,30. L’esposizione, curata in questo suo allestimento da Giuseppe Di Palo (dottorando di ricerca all’Università del Molise), sarà visitabile gratuitamente fino al 2 maggio secondo i seguenti orari: 10,30-13,00 / 17,00-19,00. Per maggiori informazioni 327/2891918 – www.voltidellamisericordia.it.