I ragazzi diversamente abili del Centro “il Melograno” promuovono spettacolo per solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma

Sensibilizzare la cittadinanza, promuovendo una raccolta fondi in favore delle persone con disabilità colpite dal sisma del Centro Italia dello scorso 24 agosto. È questo il fine dell’evento “Terremoto e disabilità”, promosso dal Centro Socio Educativo “il Melograno”, che si svolgerà il prossimo 9 ottobre, dalle ore 20.30, presso il Teatro Risorgimento di Larino. Dove, sul palcoscenico, dopo il successo della “prima” presentata nel corso dell’estate appena passata, andrà nuovamente in scena lo spettacolo “Peter Pan. Sogna e cambia il mondo”, interpretato dai ragazzi diversamente abili ospiti del Centro e dagli educatori.

Uno spettacolo “diverso”, pensato e realizzato da persone con disabilità con e per persone con disabilità colpite duramente dal terremoto dello scorso agosto, che oltre le case, le scuole, i paesi del Centro Italia, ha segnato e lacerato profondamente anche lo spirito e la vita quotidiana delle popolazioni coinvolte in questa immane sciagura. Generando e aggravando situazioni di disagio già presenti, troppo spesso lontane dagli occhi delle telecamere delle televisioni di tutto il mondo.

All’evento parteciperanno anche Fabiana Gianni, blogger de “il Fatto Quotidiano” e attivista per i diritti delle persone disabili e l’inviato speciale del quotidiano “Avvenire”, il giornalista Pino Ciociola. La prima, madre di una ragazza con disabilità – e di altre due figlie – che la notte del terremoto si trovano vicino all’epicentro, autrice di un articolo in cui si racconta l’angoscia di una famiglia che, nel pieno della scossa delle 3,36 del 24 agosto, invece di scappare in ordine sparso abbandonando la giovane impossibilitata a muoversi, ha trascorso quegli interminabili momenti in un abbraccio comune, condividendo insieme l’incertezza del destino. Il secondo, vecchio amico de “il Melograno”, conosciuto in occasione del sisma del 31 ottobre 2002 che squassò il Molise e rimasto sempre vicino alla popolazione molisana, con i suoi resoconti e con un’amicizia andata bel oltre il suo lavoro di cronista.

Due esperienze di vita diverse, ma accomunate da un unico obiettivo: quello di aiutare chi, in questo momento, ha forse più bisogno di altri.
Per loro, i ragazzi e gli educatori del Centro stanno lavorando per la messa in scena della famosa favola del bambino destinato a restare tale per sempre – nella immaginaria e favolosa “Isola che non c’è” – con la sua spensieratezza e leggerezza, ma anche e soprattutto con la sua capacità di guardare il mondo dei cosiddetti “grandi” con gli occhi puri di un fanciullo, contrapposti a quelli troppo seri – e a tratti malefici –del “cattivo” Capitan Uncino.

Un cast “speciale” di ventritre attori impegnati in questa nuova fatica teatrale, arricchita della partecipazione dei minori che frequentano il servizio di tutoraggio educativo del Centro Diurno per Minori. Bambini, diversamente abili, educatori, volontari che, lungo il solco tracciato in oltre trent’anni di attività da “il Melograno”, parleranno alle coscienze e al cuore delle persone, per offrire un sostegno destinato a protrarsi nel tempo, attraverso una sorta di gemellaggio volto a creare anche in quei territori un luogo di incontro permanente per persone con disabilità.  Dimostrando, ancora una volta, come sia possibile vivere, lavorare e soprattutto aiutarsi, pur nelle rispettive diversità o “diverse capacità”.

L’appuntamento è dunque per domenica prossima – 9 ottobre – alle ore 20.30 presso il Teatro Risorgimento di Larino.

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