10.5223 visitatori, con circa il 20 % proveniente da fuori regione. 3.508 studenti ospitati e 126 tra laboratori e visite. Introiti per oltre 62.000 euro, a fronte dei 105.000 spesi complessivamente. E ancora, 16.243 visite sul sito ufficiale ed una media quotidiana di oltre 700 persone coinvolte e raggiunte attraverso i social media ed i vettori digitali. Questi i numeri presentati nel corso della conferenza stampa di chiusura della Mostra Gioco e Gioia della Metafisica, di Giorgio de Chirico, iniziata il 20 dicembre e terminata lo scorso 6 aprile.
Numeri importanti, trattandosi di una sorta di esperimento che ha visto per la prima volta una esposizione così prestigiosa nel capoluogo e che prevedeva un biglietto all’ingresso. A giudicare da quanto riportato, comunque, la Fondazione Molise Cultura può ritenersi soddisfatta su come si sia svolto il tutto in queste settimane che hanno visto i locali della ex-Gil riempirsi di giovani, meno giovani, studenti, turisti ed anche stranieri, intenti a visitare le opere del Grande Artista italiano, che con le sue opere gira il mondo.
All’incontro con i giornalisti c’erano tutti i protagonisti dell’operazione.
Il Presidente della Fondazione, Antonella Presutti, in apertura ha sottolineato che “L’importante impegno che fu assunto in termini economici e strutturali è stato ampiamente ripagato dai risultati che presentiamo oggi. Tutti, nelle specifiche competenze, hanno dato un contributo fondamentale alla riuscita dell’evento e senza i tecnici, il personale della Fondazione e gli addetti allo spazio espositivo nulla di ciò si sarebbe potuto realizzare.
L’obiettivo era di portare il Molise fuori dal Molise, ha sottolineato con soddisfazione il Presidente della Molise Cultura, ed i dati analitici sui visitatori attestano che siamo riusciti a centrare l’obiettivo. La qualità con cui l’evento è stato progettato, allestito e presentato ai visitatori ha catturato l’attenzione della critica e della stampa nazionale che ci ha dedicato spazio ed attenzione e la cosa che ci soddisfa tantissimo è che a raggiungere il risultato è stato un gruppo di giovani altamente professionalizzati. Quest’ultima considerazione, ci conforta ancor di più riguardo alle risorse impegnate sulla Mostra di De Chirico, che non solo hanno dato lustro alla Regione, ma hanno offerto anche opportunità di lavoro e crescita professionale.”
Il Direttore della Fondazione ,Sandro Arco, ha illustrato nello specifico i dati della Mostra, esprimendo soddisfazione complessiva sulla partecipazione di studenti e visitatori di fuori regione, ma meno, molto meno su quella dei residenti della Provincia di Isernia che per ignoti motivi hanno partecipato in maniera risicatissima, raggiungendo un complessivo 5% dei visitatori totali.
Durante l’incontro è stato poi dato spazio ad alcuni professionisti che hanno collaborato all’evento e che hanno illustrato i risultati raggiunti riguardo le singole attività svolte.
Nella Rescigno, dell’Associazione Mu.Se. Ha ribadito l’importanza della presenza delle scuole nell’evento e di quanto i giovani e gli studenti siano attratti da iniziative di questo genere, a partire dai bambini che attraverso specifici laboratori riescono ad avvicinarsi al mondo dell’arte.
Piernicola Di Iorio, dell’Unimol, ha invece posto l’attenzione sulla collaborazione con l’Università del Molise e su come la partnership tra Istituzioni culturali possa accrescere l’esperienza dei singoli e contribuire al raggiungimento di obiettivi elevati nonché alla professionalizzazione di studenti.
Infine Nikolaos Hantjoglu ha illustrato l’impatto che la Mostra ha avuto all’interno dei social network e sui portali dedicati.
Dopo i brevi ma interessanti interventi tecnici, ha preso la parola il Curatore della Mostra, il Docente Unimol Lorenzo Canova: “In 11 anni di esperienza molisana, posso tranquillante affermare che questa è stata la più significativa ed emozionante dal punto di vista umano, oltre che professionale. Quando arrivai in questa Regione, dove scelsi volontariamente di restare, onestamente mai avrei pensato ad una giornata come questa. Abbiamo realizzato un progetto che ha visto protagonisti i giovani del Molise che hanno espresso tutta la loro professionalità, attraverso una impostazione corretta dell’evento che ha avuto una connotazione internazionale nell’allestimento, nei rapporti con l’esterno e con la stampa specializzata che non si è risparmiata in articoli, approfondimenti e speciali sulla Mostra.
Siamo partiti bene, adesso speriamo che questo start sia utile alle attività che la Regione e la Fondazione vorranno intraprendere per il futuro in questo settore delicato che che può rappresentare il vero volano di ripresa economica del Molise e di tutta L’Italia.
Una mostra importante, e di grande spessore, ha proseguito Canova, che ha visto la realizzazione di un catalogo prestigioso sul quale compaiono le firme di studiosi e esperti di chiara fama internazionale, che hanno aggiunto ulteriore lustro a quanto oggi stiamo presentando.
Il Consigliere delegato alle Attività culturali della Regione, Nico Ioffredi, invece ha tracciato un bilancio più politico e complessivo del comparto: “In questi due anni di mandato possiamo parlare di un primo bilancio sulle attività culturali e che a mio avviso è positivo. Abbiamo selezionato gli interventi e utilizzato le risorse a disposizione con attenzione e parsimonia, concentrandole su alcune specifiche attività che ci confermano di essere quelle giuste.
Il Teatro Savoia, salvato da chiusura certa e che oggi registra una stagione con sold-out ad ogni spettacolo, questa grande Mostra che con gli oltre 10.000 visitatori ha segnato una sorta di record rispetto alle nostre aspettative, senza dimenticare quella precedente di Gino Marotta, anch’essa soddisfacente in numeri e partecipazione ed il Festival dell’Astronomia, ancora in corso, ma che quotidianamente registra partecipazione elevatissima e grandi numeri in termini di utenti.
In tutte queste attività, la Fondazione ha avuto un ruolo chiave e strategico rappresentando fin ora il punto di snodo sulla gestione delle attività e continuerà ad esserlo certamente in futuro.
Ha concluso come di consueto, il Presidente della Regione, Paolo Frattura che dopo alcune considerazioni complessive ha inteso ringraziare tutta la squadra “Che ha dimostrato di aver vinto questa sfida” ed ha precisato e che “quando le buone intenzioni sono supportate da impegno, dedizione e professionalità, portano a risultati concreti come questo. E lo dimostriamo ogni giorno.”
A margine della conferenza, dalla fondazione fanno sapere che che sono già calendarizzate le mostre per la prossima estate e nello specifico quella di Amedeo Trivisonno, in occasione del Corpus Domini e con inizio a metà maggio e quella di Antonio Pettinicchi che aprirà i battenti il prossimo 24 giugno.