“Dal 2013 è obiettivo prioritario dell’Unpli Molise la costituzione di consorzi fra le Proloco molisane. Il 6 giugno 2014 è stato costituito a Ferrazzano il primo consorzio molisano fra le Pro Loco di Busso, Castropignano, Ferrazzano, Limosano, Montagano, Oratino, San Massimo, Sepino e Vinchiaturo alle quali fra poco si aggiungerà un’altra proloco della provincia di Campobasso . L’atto costitutivo/statuto è stato regolarmente registrato l’11 giugno 2014. Annuncio che, probabilmente, nel corso del mese di novembre saranno costituiti due altri consorzi (Alto Sannio e Fortore). Perché il consorzio di proloco? Perché svolge attività a favore delle proloco con i seguenti scopi:
– promuovere il coordinamento delle attività delle Proloco e favorire la collaborazione con altri consorzi e con il Comitato Regionale Unpli e con l’Unpli nazionale;
– promuovere lo sviluppo delle Proloco, indirizzandole a perseguire gli scopi che, in particolare, riguardano l’accoglienza, la solidarietà, l’ospitalità, l’assistenza, il volontariato, la promozione sociale e l’informazione,
– organizzare e gestire attività di servizio, supporto, consulenza, aggiornamento e formazione a favore delle Proloco e di altre associazioni ed enti;
– promuovere lo sviluppo e la valorizzazione turistica, culturale e sociale con particolare riferimento alla conservazione e promozione delle tradizioni locali;
– gestire ed organizzare un ufficio turistico che promuova il territorio di competenza;
– promuovere, coordinare ed organizzare attività e manifestazioni turistiche, culturali, musicali, ricreative, sportive ivi comprese fiere e rassegne anche di carattere eno-gastronomico che valorizzino i beni storici, monumentali, artistici, nonché il patrimonio naturalistico, ambientale del territorio e i prodotti tipici;
– pubblicare e diffondere materiale promozionale, informativo e di ricerca, nonché attività editoriali riguardanti le iniziative e le proposte turistico-culturali.
Il Consorzio Pro Loco “Antico Sannio” è costituito ai sensi della legge n. 383/2000. In caso di scioglimento, dopo la liquidazione delle pendenze passive, il patrimonio residuo, anche in presenza di cessazione o estinzione, dovrà essere devoluto a fini di utilità sociale”.
Ferdinando Onorato