“A questo punto della mia carriera, credo fermamente di non aver più nulla da dimostrare. Il virtuosismo non è mai stato il mio intento primario. Avere un buon mezzo, dei buoni collaboratori per esprimermi, per mettermi in relazione con la gente e offrire buona musica da ascoltare e su cui riflettere, questo sì! È stato l’intento principale di tutta la mia carriera di musicista.” Bobby Watson In più di 25 anni di carriera, Bobby Watson ha accumulato una discografia che conta cento incisioni e collaborazioni illustri con artisti come Art Blackey (si è unito ai “Jazz Messengers” dal 1977 al 1981) Sam Rivers, Max Roach, George Coleman, John Hicks, Joe Williams e Winton Marsalis. Vera icona del sax contralto è entrato a pieno titolo nella storia della musica afro-americana. Uno tra i principali musicisti della sua generazione.
Solista e compositore, ha alle spalle una notevole quantità di successi che ne evidenziano la destrezza, l’energia ed una qualità interiore che viene direttamente dall’anima. Bpobby Watson suona jazz per portare un messaggio eccitante, pensato per scuotere ed esaltare in modo positivo chi ascolta alternando suoni impetuosi a momenti intensi e struggenti. Stasera una delle leggende viventi del jazz guida un quartetto che vede tre musicisti eccezionali come Curtys Lundy al contrabbasso, Andrea Pozza al piano ed Eric Kennedy alla batteria. Appuntamento venerdì 14 agosto, alle ore 22,00 in Piazza Vittorio Veneto a Campomarino (CB). Il concerto è gratuito.
Eddie Lang Jazz Festival presenta il quartetto di Bobby Watson a Campomarino
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